Ogni anno una località differente, in ogni occasione una problematica ambientale urgente, da risolvere… e anche quest’anno il Green Drop Award 2018 ha scelto una meta diversa e bisognosa dei riflettori del premio green, che viene assegnato nel corso della Mostra del Cinema di Venezia al film più ecologista tra le pellicole in concorso.
In sette anni di attività, il premio realizzato a forma di goccia d’acqua in vetro di Murano soffiata dal maestro Simone Cenedese, ha cercato di sensibilizzare il pubblico verso comportamenti eco-sostenibili attraverso il cinema; in modo simbolico la goccia verde ha accolto un campione di terra diversa.
Un percorso green che ha viaggiato dal Brasile nel 2012, con la terra raccolta in occasione dell’edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20, all’Egitto, nel 2013, in segno di solidarietà con un Paese martoriato, teatro di un colpo di Stato e prostrato da scontri di piazza.
L’anno successivo è stata quindi la volta della sabbia dall’Antartide per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del global warming attraverso la conoscenza di un luogo, un’immensa distesa bianca di impareggiabile bellezza e fragilità, in prima linea nello studio dei cambiamenti climatici.
Nel 2015 la goccia verde ha ospitato la terra del Senegal, Paese al centro di progetti di cooperazione di Green Cross Italia Ong, promotrice del Green Drop Award 2018, dove i campi una volta fertili stanno cedendo il passo al deserto, gli uomini emigrano sfidando la sorte e chi resta fa i conti con la povertà e la fame.
Due anni fa in occasione dell’enciclica Laudato si’, la scelta è caduta su Assisi, luogo natìo di San Francesco, cantore della bellezza del Creato, l’anno scorso sulla terra risalente a circa 66 milioni di anni fa, al limite fra l’Era mesozoica e l’Era cenozoica, corrispondente al periodo dell’estinzione dei dinosauri, proveniente da 12 Paesi da tutti continenti.
Per il Green Drop Award 2018 nel trofeo è stata inserita la terra del vulcano islandese Laki, la cui eruzione del 1784 causò morti, carestie, inverni rigidi, estati torride e inondazioni.
“Secondo storici e scienziati, il mutamento climatico e la povertà che ne seguì, causati da questo evento geologico, sarebbero stati tra i fattori che accelerarono lo scoppio della Rivoluzione francese” racconta il direttore del Green Drop Award 2018 Marco Gisotti “A dimostrazione del fatto che le vicende umane sono strettamente connesse agli equilibri ecologici e ambientali“.
Difficile e carico di responsabilità il compito della giuria del premio, presieduta dall’attore Paolo Conticini, affiancato da Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission e dal giornalista Marco Fratoddi, direttore editoriale dell’Istituto per l’ambiente e l’educazione Scholé futuro di Torino.
La cerimonia di premiazione è fissata per il 7 settembre, alle 15, negli spazi della Fondazione Ente dello Spettacolo.