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Ecolight: multe salate per chi non raccoglie il Raee

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Secondo Ecolight – uno dei collettori nazionali di rifiuti elettronici – molte aziende ancora non si sono preoccupate di raccogliere i nuovi prodotti entrati nella normativa Open Scope che ha allargato il perimetro dei prodotti di cui è obbligatorio fare raccolta

Raee: sempre più oggetti elettronici o similari sono chiamati alla raccolta nel loro fine vita. Pena multe alquanto salate. Con l’Open Scope, entrato in vigore lo scorso agosto, anche chiavette usb, prolunghe, spine, fusibili, solo per fare qualche esempio, sono considerate delle apparecchiature elettroniche e quindi i produttori, ma anche aziende sono chiamati a farsi carico del fine vita affidandosi a un collettore.

Eppure, dai primi dati rilasciati dagli addetti ai lavori pochi sono i prodotti mandati alla raccolta. Da una parte potrebbe essere una bella notizia: vuol dire che sono oggetti a lunga vita, oppure che si riesce a riciclare in maniera diversa.

Ma, ottimismo a parte, potrebbe essere che le aziende non hanno fatto abbastanza attenzione. Eppure si parla anche di sanzioni fino a 100mila euro e c’è chi afferma – Ecolight – che le aziende potrebbero anche incappare in pene più gravi.

Ecolight denuncia la partenza tiepide delle aziende

Ed è proprio Ecolight che denuncia: sul fronte delle aziende, la partenza dell’Open Scope è stata piuttosto tiepida. I numeri delle imprese che hanno risposto all’appello sono stati al di sotto delle aspettative.

Considerando l’immesso, ovvero il numero di apparecchiature elettroniche immesse sul mercato, le adesioni valgono meno del 20% del peso delle Aee relative al solo raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo).

Anche davanti alla difficoltà di fare una stima dei volumi interessati – non essendoci un elenco completo ed esaustivo dei nuovi prodotti ritenuti AEE – la risposta da parte delle aziende è stata al di sotto delle attese” osserva Dezio di Ecolight “Eppure non solamente è stata fatta una campagna di sensibilizzazione e di informazione a più livelli, ma anche le sanzioni previste dalla legge sono piuttosto salate per le imprese che non si mettono in regola: infatti possono arrivare, e facilmente superare, i 100mila euro“.

Sul fronte aziende, Ecolight ha predisposto un servizio di assistenza (tel. 02/33600732 – mail segreteria@ecolightitaly.it).

Guardiamo già al nuovo obiettivo europeo che prevede entro il 2019 un tasso minimo di raccolta del 65% del peso medio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nei tre anni precedenti. Al momento siamo poco sopra il 40%, la strada da fare è ancora molta quindi.” aggiunge il direttore di EcolightL’Open Scope è allora una sfida che riguarda tutti nell’ottica di rendere ancora più concreti i principi dell’economia circolare e dare valore a rifiuti, quali sono i Raee, ricchi di materiali riciclabili“.

È possibile conferire i Raee nelle isole ecologiche del proprio Comune e nei negozi in virtù dei principi uno contro uno (in corrispondenza dell’acquisto di un’apparecchiatura equivalente a quella che si consegna, anche con consegna a domicilio) e uno contro zero (l’obbligo di ritiro gratuito riguarda i rifiuti di piccole dimensioni e i negozi con almeno 400 mq di superficie di vendita di AEE).

Oppure, i residenti a Milano possono cercare una delle quattro EcoIsole di Ecolight che sono state posizionate in corrispondenza dei Municipi 2, 3, 4 e 5 e che raccolgono Raee di piccole dimensioni.

Di fatto c’è ancora chi non conosce bene come e dove è possibile conferire correttamente un Raee (Rifiuto da Apparecchiatura Elettrica o Elettronica). Viene incontro a questa situazione un’App nata in seno a Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento dei Raee e Giunko, startup italiana che ha realizzato Junker, la app gratuita che aiuta a fare la differenziata domestica in modo semplice, riconoscendo ogni prodotto con un clic.

Per i Raee sono disponibili su Junker una serie di tag, che consentono la corretta identificazione del prodotto e la visualizzazione su mappa, con una grafica dedicata, dei diversi punti di conferimento per questa categoria di rifiuti.

I Raee, infatti, non sono tutti uguali: le lampadine, per esempio, necessitano di appositi contenitori, i frigoriferi non vanno smaltiti con i telefonini e i Raee di piccolissime dimensioni possono essere consegnati anche presso alcuni punti vendita della distribuzione senza alcun costo e senza dover effettuare alcun acquisto.

Obiettivo è quello di favorire l’incremento dei conferimenti presso i diversi centri di raccolta diffusi sul territorio e, al contempo, di contrastare l’abbandono dei Raee nell’ambiente o nell’indifferenziato.

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