I navigli si aprono o no? Dopo l’ultimo round di verifica dove sono giunti più di 90 osservazioni da parte di cittadini e associazioni, il sindaco Sala rilancia: “Necessario spostare il profilo per una verifica di apertura integrale. Non è un’opera simbolica ma un progetto di grande respiro per cambiare la città“.
La sala Alessi di Palazzo Marino è calda, oltre a essere piena per una nuova consultazione in tema. C’è chi annuncia battaglia tanto da far intervenire la polizia. Al tavolo, accanto al sindaco e ai tecnici, gli assessori Liparini e Granelli.
La mobilità e uno dei temi più delicati. Compreso quello dei parcheggi. Di certo è che il progetto prevede navigli navigabili e quindi saranno predisposti per eventuali trasporti di persone o merci.
Il sindaco annuncia che salirà a Bruxelles per valutare se ci sono gli estremi per ottenere dei fondi europei. “Non vogliamo spostare finanziamenti da altri progetti a favore dei navigli“. Applausi.
“Chiedo a Mm” continua il sindaco “che faccia il prima possibile una valutazione per un’apertura totale dei navigli“. Ciò vuol dire che si analizzerà l’apertura integrale.
“I navigli sono stati chiusi perché erano una fogna a cielo aperto“. Forse ci potevamo essere altre soluzioni. “Di fatto, era l’idea di un progresso che andava verso la motorizzazione. Ora dobbiamo coniugare diverse istanze: lavoro, miglioramento della vivibilità della città e quindi sostenibilità“.
Intanto, il progetto navigli è online sul sito del comune: 50 pagine e punto per punto risposta ai 92 quesiti presentati. Liparini: “possiamo venire presso le vostre associazioni per spiegarli punto per punto“.
Il progetto è comunque in divenire. La Milano navigabile non ha ancora una data di inizio.