Home Agricoltura 4.0 In Sicilia cresce la foresta di Credem

In Sicilia cresce la foresta di Credem

foresta credem

Cresce una nuova foresta sul territorio siciliano, portando ossigeno all’ambiente e alla comunità sociale locale. È questa l’iniziativa lanciata dall’Istituto bancario Credem che prevede di piantare 254 alberi nella valle dell’Alcantara, angolo incastonato tra l’Etna e Taormina.

L’aiuterà nell’impresa green Treedom, organizzazione ambientale che consente di piantare un albero e seguirne la crescita a distanza. Ma la foresta ha anche un risvolto sociale: nell’impresa c’è anche l’Associazione Carpe Diem-Insieme per l’autismo Onlus.

L’obiettivo è favorire anche l’occupazione e la socializzazione di giovani affetti da autismo e, nella zona di Motta Sant’Anastasia con la Cooperativa Beppe Montana, la prima cooperativa di Libera Terra sui terreni della provincia di Catania, dove sarà favorito il recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie.

I nuovi alberi si aggiungeranno ai 130 già piantati a fine 2018 e permetteranno così alla foresta Credem di raggiungere complessivamente quasi 400 alberi che saranno in grado di assorbire oltre 19mila Kg di CO2.

Tale progetto rientra nell’ambito delle iniziative di sostenibilità ambientale condotte dal Gruppo Credem da diversi anni e oggetto della Dichiarazione Non Finanziaria (Dnf) redatta ogni anno e integrativa del bilancio di esercizio.

La Dnf evidenzia il legame tra la strategia, le performance finanziarie e il contesto ambientale e socio-economico in cui il Gruppo Credem opera con l’obiettivo di misurare il valore creato per tutti gli stakeholder attraverso rapporti improntati a un confronto trasparente.

Credem, inoltre, internamente punta a stimolare l’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale tra i dipendenti. I comportamenti virtuosi (carpooling e remote working) contribuiranno a piantare un nuovo albero ogni 500 kg di CO2 risparmiati.

Tra le altre azioni adottate dal Gruppo: l’acquisto del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili (da qui il calcolo di risparmio di 9.500 t di CO2 (dato 2018); l’auto-produzione di oltre 362 MWh annui di energia elettrica attraverso l’impianto fotovoltaico installato presso i Magazzini Generali delle Tagliate (società del Gruppo specializzata nella stagionatura del formaggio per conto terzi) e lo smaltimento di quasi il 97% dei rifiuti tramite riciclo.

Condividi: