Anche gli stadi e centri sportivi si stanno incamminando sulla strada della riconversione ecologica. È quanto porta avanti la Scuola Superiore Sant’anna di Pisa, che sta coordinando il progetto Life Tackle sulla sostenibilità ambientale degli eventi calcistici.
Gli aspetti presi in considerazione dal team coordinato dal responsabili scientifico Marco Frey in un puro approccio di Lca (Life-cycle assessment) sono molti: dalle procedure organizzative, a quelle di scelta dei materiali, alla gestione degli appaltatori.
Un aspetto importante è la riqualificazione dei centri sportivi in termini di strutture. A cominciare dalle sedute. Succede così che a Pontedera, a due passi da Pisa, entrano in campo i seggiolini in plastica riciclata.
3.000 seggiolini dello stadio dove gioca la squadra toscana che attualmente milita nel campionato di Lega pro saranno, a breve, sostituiti da sedute realizzate riciclando il plasmix (imballaggi in plastiche miste).
Il progetto è firmato Revet Recycling ed è stato presentato recentemente durante la European Green Week a Bruxelles.
Life Tackle, un progetto unico e innovativo
“Trattandosi di un progetto unico al momento” ha spiegato l’amministratore unico di Revet Recycling, Emanuele Rappa “stiamo lavorando alla riduzione dei costi per unità di prodotto, in modo da rendere il prodotto finale competitivo non solo ambientalmente, ma anche economicamente, con quello realizzato al 100% in materiale vergine, che sfrutta anche le economie di scala finora attuate in tutto il mondo“.
Partendo dal materiale vergine che viene attualmente utilizzato nel settore delle forniture di sedute per impianti sportivi, Revet Recycling ha cercato un materiale compatibile con il proprio granulo riciclato in modo da formare una miscela che avesse le stesse caratteristiche del materiale di partenza e che garantisse il rispetto delle norme europee V2 adottate dalla Fifa.
“Il progetto Life Tackle mira a diffondere pratiche ambientali nel mondo calcio contesto in cui solo pochi primi pionieri stanno iniziando a puntare sulla sostenibilità ambientale all’interno delle loro strategie” ha aggiunto Marco Frey “oltre a contesti locali come quello citato importanti e stadi nazionali e europei come Marassi di Genova, lo stadio del Real Betis di Siviglia in Spagna e lo stadio di Porto in Portogallo hanno già aderito al progetto Life Tackle“.
Il progetto consente di ridurre dal 30% al 40% il prelievo di materie prime dall’ambiente, minimizzando l’impatto ambientale dell’industria del petrolio (emissioni derivate dall’estrazione, lavorazione e trasporto dello stesso).
Inoltre utilizzare il 30% o 40% di plastiche miste riciclate raddoppia la self life di questi materiali, sottraendo allo smaltimento finale (recupero di energia o discarica) una frazione di rifiuto difficile da gestire, quale è quella degli imballaggi misti di plastica.