L’associazione Florovivaisti Italiani ha annunciato di voler sostenere la class action contro Regione Puglia per la – a loro dire – disastrosa gestione dell’emergenza Xylella, che ha danneggiato tutto il comparto nazionale.
La class action è stata intrapresa dal CIVI-Italia per chiedere il risarcimento dei danni ai vivaisti olivicoli pugliesi, causati non soltanto dal batterio da quarantena ma ascrivibili anche alla cattiva gestione dell’emergenza Xylella.
“Il drammatico calo di commesse non ha colpito solo i vivaisti olivicoli della regione Puglia” denuncia l’associazione promossa da Cia-Agricoltori Italiani “ma ha inferto danni all’intero comparto florovivaistico nazionale, che affronta oggi una situazione insostenibile. La diminuzione dell’import include anche produttori che commerciano specie estranee al batterio presente in Puglia“.
“La questione Xylella è un’emergenza nazionale” conferma Aldo Alberto, presidente di Florovivaisti Italiani “deve essere, pertanto, affrontata a livello nazionale“.
L’associazione vuole contrastare anche le fake news sui ceppi di Xylella ritrovati nella zona francese confinante con la Liguria e in Toscana, che non sono dello stesso tipo presente in Puglia.
Aldo Alberto precisa: “Il problema è da ricercare sia negli scarsi controlli alle frontiere che causano l’importazione di malattie da quarantena, che nell’inefficace normativa attuale. Neppure l’entrata in vigore del prossimo Regolamento Fitosanitario 2016/2031, il 14 dicembre, potrà proteggere in modo adeguato i florovivaisti italiani nei confronti di un sistema commerciale europeo aperto e con poche garanzie fitosanitarie, che lascia ai produttori l’intera gestione del rischio“.
La Xylella sta, inoltre, causando anche un enorme danno ambientale per i fenomeni di desertificazione e di intrusione salina, che in Puglia stanno portando alla perdita di suolo fertile per mancanza degli ulivi, secolare garanzia della sua produttività.
Per questo motivo, per affrontare seriamente l’emergenza Xylella, “Florovivaisti Italiani, appoggiando la class action dei vivaisti pugliesi, chiede anche controlli più severi sull’ingresso delle merci in Italia, una maggiore uniformità dei servizi fitosanitari regionali, un più efficiente coordinamento a livello centrale da parte del Mipaaft e un tavolo di consultazione permanente con i florovivaisti per fronteggiare le emergenze del settore. I rischi per il territorio pugliese e nazionale sono di molteplice natura: economica, ambientale e sociale. Occorre affrontarli senza indugio, prima che sia troppo tardi“.