La spedizione FromKurilsWithLove è la prima a raggiungere le isole Curili per documentare le ripercussioni dell’eruzione del vulcano Raikoke sulla fauna selvatica e sulla biodiversità locale
Alla fine di giugno, nell’arcipelago delle isole Curili – che si trova tra l’estremità nordorientale dell’isola giapponese di Hokkaidō e la penisola russa della Kamčatka – il vulcano Raikoke ha eruttato generando colonne di gas e ceneri alte fino a 13 chilometri di altezza.
Il risultato, terribile, è stato che la vegetazione e la fauna dell’isola, precedentemente popolata da varie specie vegetali e animali, tra cui leoni marini Steller e diversi tipi di volatili, è stata completamente distrutta.
La spedizione FromKurilsWithLove era partita da Petropavlovsk-Kamchatsky l’8 giugno per esplorare e documentare la bellezza e l’ecosistema unico delle isole Curili e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide ambientali che le riguardano.
Raggiunta l’isola Raikoke, il gruppo è stato il primo a testimoniare e documentare le conseguenze dell’eruzione sulla fauna selvatica locale.
“Abbiamo censito l’intera isola e non è rimasta alcuna colonia. Semplicemente non esistono più. Sembra che ci sia stata un’esplosione nucleare nell’area vicino le colonie. Non sono rimasti né telecamere né cuccioli di leoni marini” ha dichiarato Vladimir Burkanov, co-fondatore e capo scienziato della North Pacific Wildlife Consulting (NPWC).
Il gruppo ha voluto capire cosa fosse successo ai leoni marini e alla popolazione di foche dell’isola tenuto conto che, una delle cinque maggiori colonie di leoni marini Steller, vive proprio sull’arcipelago.
Per Burkanov, che da circa 30 anni conduce ricerche sui mammiferi marini che vivono nelle acque e nelle zone costiere delle isole Curili, è stato doloroso constatare l’assenza dei cuccioli di leoni marini che aveva monitorato per lungo tempo.
Per condurre la sua ricerca, Burkanov aveva posizionato diverse telecamere HD con rilevatore di movimento per osservare le popolazioni di leoni marini e foche di Raikoke e si era unito alla spedizione sulle isole Curili per osservare le conseguenze dell’eruzione sulla fauna locale con la speranza di trovare ancora in vita alcuni animali.
Dopo alcune ore di navigazione attorno a Raikoke, durante le quali non sono state individuate colonie di leoni marini o cuccioli della specie, è stata confermata l’ipotesi che non siano sopravvissuti.
Nonostante la distruzione arrecata dall’eruzione vulcanica, la spedizione FromKurilsWithLove ha trovato alcuni superstiti tra cui alcuni leoni marini Steller, foche e nidi di volatili. La presenza dei superstiti lascia aperta la speranza che la fauna selvatica dell’isola possa riprendersi in futuro.
Informazioni sulla spedizione FromKurilsWithLove
La spedizione – supportata da Kaspersky, azienda di sicurezza informatica a livello globale fondata nel 1997 – si proponeva di esplorare l’ecosistema unico delle isole Curili e così sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide ambientali di uno degli arcipelaghi più remoti e a rischio del Pianeta.
Il viaggio ha riunito un team eccezionale di ambientalisti, avventurieri, filmaker e fotografi tra cui Eugene Kaspersky, Renan Ozturk, Taylor Rees, Chris Burkard, Ted Hesser, Jeff Kerby e Rushi Sugla.
L’avventura permetterà di realizzare un film documentario che farà conoscere le bellezze delle isole a un pubblico più vasto.
La spedizione è stata inoltre supportata da WWF Russia che guida il gruppo nella scoperta del paesaggio e dell’ecosistema marino e della fauna locale, aiutandoli a comprendere le attuali sfide ambientali di questa area geografica.
La spedizione sarà documentata in diretta sulla piattaforma digitale Tomorrow Unlocked e potrà anche essere seguita sui social media attraverso l’hashtag FromKurilsWithLove.