Home Eco Lifestyle Intervista a Pietro Fiocchi, europarlamentare per FdI

Intervista a Pietro Fiocchi, europarlamentare per FdI

pubblicato il:
pietro fiocchi europarlamentare

Una caccia che faccia bene all’ambiente. È questa l’idea del neo-eletto al Parlamento Europeo, nelle liste di Fratelli d’Italia, Pietro Fiocchi.

Chi pratica l’arte venatoria è spesso visto e percepito come un problema, invece io ritengo sia una risorsa” sostiene l’eurodeputato “Attraverso il prelievo programmato si riesce a contenere l’espandersi di molte specie, che oltre a causare gravi danni economici all’agricoltura, causano purtroppo numerosi incidenti stradali e la perdita di vite umane, mi riferisco per esempio agli ungulati (cinghiali, cervi, caprioli)“.

Non dimentichiamo, infine” prosegue l’onorevole Pietro Fiocchi, che non a caso rappresenta anche l’industria delle munizioni: è membro del Cda della Fiocchi Munizioni e presidente di Fiocchi of Americache dietro la passione venatoria ci sono migliaia di posti di lavoro che con l’indotto generano oltre un punto di Pil e che la nostra legislazione in materia è fra la più restrittive d’Europa“.

Ecco, Pietro Fiocchi arriva con questa idea in Europa. Ma per capire meglio quali saranno le sue battaglie gli abbiamo rivolto qualche domanda in più. E lui non si è tirato indietro.

Onorevole Fiocchi ci dica come pensa di proteggere in primis il suo territorio, quello lecchese, che ha in sé acque (lago), biodiversità (montagne) e imprese (pmi locali)?

Sono legato al mio territorio dove sono nato e cresciuto, a quel ramo del Lago di Como e alle nostre montagne, entrambe sono delle risorse e, come tali, vanno tutelate e valorizzate, il tutto in un contesto dove si deve coniugare crescita e sviluppo compatibile.

Il problema semmai sono le infrastrutture e la viabilità, vista la massiccia presenza di micro-imprese nel territorio, vi è inoltre da rilevare la fragilità delle comunità rurali alpine, sia da un punto di vista ambientale che dal punto di vista economico.

Quali i temi ambientali su cui si batterà sin da ora al Parlamento Europeo?

L’acqua è un bene primario che vale più del petrolio e pertanto va salvaguardato e non sprecato. L’aria come l’acqua va protetta dalle numerose fonti inquinanti, l’equilibrio idrogeologico, la mitigazione ambientale, la tutela della biodiversità.

Quali sono le cause sociali che le stanno più a cuore?

La cause sociali che mi stanno più a cuore sono la disoccupazione giovanile e la salute, quindi il lavoro, la crescita economica, il benessere e lo sviluppo eco-compatibile. Mi sta particolarmente a cuore la salvezza del Pianeta.

On. Pietro Fiocchi ci racconti quando ha deciso di scendere in politica e perché?

La mia famiglia è di tradizioni liberali. Mio zio Piero è stato eletto al Senato della Repubblica per due legislature nel PLI, io sono stato eletto come indipendente nella Liste di FDI; ho accettato la candidatura offertami da Giorgia Meloni perché volevo e voglio fare qualcosa di concreto e di utile per il Paese che amo e a cui sono orgoglioso di appartenere: l’Italia.

Qual è il suo background culturale?

Dopo il Liceo Scientifico mi sono laureato in Ingegneria Areospaziale presso l’Università del Missouri a Rolla negli Stati Uniti.

La mia è una formazione tipicamente manageriale, sono abituato a rispondere dei risultati ottenuti, mi definisco un imprenditore prestato alla politica. Il mio intento è quello di svolgere al meglio il mandato, mi auguro che ciò sia possibile.

Ci racconti una sua giornata tipo…

Sono mattutino: doccia, caffè e una breve lettura dei miei libri preferiti (Storia e Scienza) poi lavoro, breve pausa pranzo e ancora lavoro intenso sino a sera e poi a casa a cena in famiglia insieme a mia moglie Bruna, i miei due figli Paolo e Maria Josè e i miei due cani Bobi e Merlot.

Ora da europarlamentare la mia giornata tipo muterà secondo le esigenze legate ai lavori d’aula e in Commissione e i necessari spostamenti a Strasburgo e Bruxelles.

Dove lei lavorerà anche all’interno della Commissione Ambiente: a proposito: lei si sente ambientalista?

Mi sento sia ambientalista, sia animalista nella giusta misura e tono, non potrei essere altrimenti, vista la mia passione venatoria, che non potrei esercitare in un ambiente degradato e dove gli animali non hanno il loro habitat naturale nel giusto rapporto tra, uomo, animale e natura.

Altre interviste ai rappresentati italiani al Parlamento Europeo:

Condividi: