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Transizione energetica: ecco cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni

pubblicato il: - ultima modifica: 6 Agosto 2020
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Foto di anncapictures da Pixabay

Oggi più che mai il mix energetico richiede una decisa azione per abbassare le quote di fonti fossili e alzare il più possibile le fonti energetiche rinnovabili; l’Italia e tutte le principali nazioni sono coinvolte in un processo inderogabile di transizione energetica.

Elementi fondamentali dell’evoluzione energetica, resa possibile dalle innovazioni tecnologiche, sono la decarbonizzazione, l’incremento dell’efficienza energetica, l’aumento del contributo delle fonti rinnovabili, l’evoluzione verso modelli di generazione distribuita e di empowerment del consumatore finale.

Sull’argomento transizione e mix energetico pubblichiamo l’analisi di Mark Lacey, Head of Commodities di Schroders, azienda fondata nel 1804, quotata alla Borsa di Londra dal 1959 e parte dell’indice FTSE 100, oggi uno dei principali gruppi finanziari globali, quindi attento alle evoluzioni del mercato più importante e strategico, quello dell’energia.

Mix energetico: l’inesorabile transizione verso le rinnovabili

Ecco l’opinione di Mark Lacey riguardo la transizione energetica a cui stiamo assistendo.

L’energia rinnovabile è decisamente avviata a diventare una componente core del mix energetico di cui ci avvaliamo.

A maggio di quest’anno e per la prima volta dal 1882, il Regno Unito si è astenuto dall’utilizzo del carbone per generare energia per una settimana intera. Le fonti di energia pulite vengono sempre più utilizzate come alternative economicamente vantaggiose e a bassa emissione rispetto a carbone, petrolio e gas.

Detto questo, al momento l’energia rinnovabile corrisponde solo a una piccola parte del mix energetico globale. Questa componente deve essere incrementata notevolmente per raggiungere gli obiettivi climatici, inclusi quelli dell’Accordo di Parigi volti a limitare l’aumento delle temperature a 2°C. Di conseguenza, dobbiamo passare rapidamente a fonti di energia rinnovabile.

La storia racconta che sono già avvenute in passato due transizioni a nuove fonti di energia: dai biocarburanti tradizionali (come il legname) al carbone verso la fine dell’800 e dal carbone all’oil&gas verso la metà del ventesimo secolo.

mix energetico
Evoluzione del mix energetico dal 1800 a oggi; cambiamenti nel consumo globale di energia

Le rinnovabili ora sono solo una parte minoritaria, ma crediamo che potrebbero raggiungere il 30-40% del mix totale entro i prossimi 30 anni.

Entrambi i cambiamenti precedenti hanno comportato modifiche strutturali di lungo periodo che si sono dimostrate fortemente dirompenti. L’utilizzo del carbone è stato dovuto all’introduzione dei motori a vapore.

Il passaggio all’oil&gas è stato guidato invece dal passaggio ai motori a combustione interna. Queste tecnologie hanno scatenato cambiamenti enormi nella società.

Mentre la piena adozione del carbone ha impiegato circa 70 anni e quella dell’oil&gas circa 50, crediamo che per un passaggio completo alle rinnovabili ci vorranno circa 30 anni e che quindi avverrà molto più velocemente.

Ciò è dovuto al fatto che sarà guidato da cambiamenti forzati: la gravità della minaccia posta dal cambiamento climatico impone ai Governi di supportare la transizione energetica verso le rinnovabili.

Questo passaggio di allontanamento dai combustibili fossili a favore delle rinnovabili rappresenta solo una parte della transizione energetica. Altrettanto cruciale è lo sviluppo delle infrastrutture necessarie perché avvenga tale passaggio.

Per esempio, gli impianti eolici e solari possono generare un’enorme quantità di energia solo quando il clima è ventoso o soleggiato, ma tale energia deve essere conservata per quando ne hanno necessità i consumatori.

Allo stesso modo, serviranno investimenti ingenti nelle reti di trasmissione e distribuzione per sostenere l’accresciuta domanda di elettricità, piuttosto che altre forme di energia. Inoltre, saranno necessari investimenti notevoli, specialmente tecnologici, per rendere più efficiente l’intero sistema.

Una parte importante di questa domanda riguarda la crescente popolarità dei veicoli elettrici e quindi serviranno nuove infrastrutture di ricarica su ampia scala.

Tirando le somme, nel parlare di transizione energetica, la produzione tramite le rinnovabili rappresenta solo una parte del quadro. L’introduzione di massa delle infrastrutture di trasporto elettrico, lo stoccaggio dell’energia, il miglioramento delle reti di trasmissione e distribuzione, insieme all’aumento dell’uso di tecnologie per migliorare l’efficienza energetica, fanno parte della transizione.

Ci aspettiamo che tutto ciò si riveli altamente disruptive per l’industria dell’energia nel corso dei prossimi decenni.

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