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Al Flormart Future Village spazio all’innovazione delle startup green

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Flormart Future Village

Alcune startup green, ospitate all’interno del Flormart Future Village di Padova, parteciperanno al concorso indetto per portare l’innovazione nel settore del florovivaismo

A Padova, all’interno del Flormart Future Village, quest’anno si è dato spazio all’innovazione green: sono state infatti selezionate otto realtà innovative per concorrere al premio che sarà assegnato sabato 28 settembre.

Il Flormart Future Village (padiglione 2 della fiera dedicata al florovivaismo dal 26 al 28 settembre) è un villaggio – organizzato dall’azienda Blum – che sorge attorno a una piazza circolare, abitato da 8 startup, 8 aziende e 4 centri di ricerca.

Tra le innovazioni in mostra in questo spazio innovativo ci sono giardini verticali in miniatura da appendere in casa o sul balcone, robot che controllano lo stato dei terreni e l’andamento delle colture, ortaggi e verdure da coltivare in casa o in giardini grazie a una serra hi-tech, app per controllare le coltivazioni idroponiche.

Insomma, Flormart Future Village è uno spazio dove l’ecosistema dell’innovazione si incontra e si confronta generando nuove opportunità di sviluppo.

Per Luca Barbieri, cofounder di Blum, infatti “servono luoghi che, come questo, sono progettati per facilitare il networking tra chi crea nuovi dispositivi e servizi, aziende che possono servirsene per fare innovazione di prodotto e di processo, centri di ricerca che fanno da ponte e incubatore per queste nuove idee“.

Le startup presenti nel Flormart Future Village

Le startup qui presenti sono state selezionate tramite un bando per concorrere al premio per il miglior progetto, di fronte a una giuria qualificata che sabato 28 assegnerà il Flormart Future Village Award. Ecco le otto aziende selezionate.

Canvasalus di Monselice (Padova) si occupa di ricerca avanzata sulla canapa. Ha sviluppato un metodo scientifico per ottenere solo piante di canapa femminili, risolvendo un problema di molte aziende del settore, quello dell’alta concentrazione di piante maschili, prive di fiore e che per questo devono essere eliminate dal campo con il faticoso processo di smaschiatura.

Il metodo di Canvasaus invece permette, partendo da un lotto di semi di canapa dioica (cioè con piante a sessi separati), di estrarre solo la frazione dei semi femminili, risolvendo il problema prima della semina.

Life Panel, fondata nel 2018 a Conselve (Padova) è una startup nata per unire la moderna cultura dei giardini verticali con una nuova tecnologia sostenibile.

Grazie a pannelli modulari in acciaio inox spessi appena due centimetri, consente di coltivare tutti i tipi di piante in verticale su una superficie di vero terreno.

Nido Pro di Cattolica (Rimini) è il primo dispositivo intelligente e connesso per la gestione e il monitoraggio di coltivazioni idroponiche attraverso una app e una piattaforma web.

Misura e gestisce tutti i parametri necessari alla crescita delle piante, è ideale per qualsiasi soluzione fuori suolo, fino a 2500 litri di soluzione nutritiva complessiva dell’impianto.

Olea Rete Contratto è una rete di imprese creata da cinque aziende florovivaistiche tosco-sarde che hanno deciso di unirsi per condividere conoscenze produttive e commerciali ed essere più incisive sul mercato globale.

Olea vuole promuovere la ricerca e l’innovazione nella produzione di piante di olivo e studiare metodi di produzione e di processo innovativi per il settore florovivaistico.

On-Bot è un chatbot di tipologia Q&A (domanda e risposta) in grado di comprendere il linguaggio naturale e risponde alle domande degli utenti sulla base di una knowledge base di domande e risposte che può essere caricata manualmente, tramite file excel o sfruttando template predefiniti.

Planeta Renewables è una startup innovativa ospitata dall’Università Cattolica di Milano che punta a dar vita alla prima filiera industriale in Italia dedicata alla coltivazione, lavorazione e valorizzazione del miscanto.

A Flormart Future Village presenta Miscanthus Mulch, un fertilizzante naturale totalmente naturale e a base di miscanto, consentito in agricoltura biologica.

Serranova, startup nata a Perugia, è una serra che permette di coltivare ortaggi e verdure nel proprio giardino o in casa, su un substrato in fibre naturali, in un ambiente controllato con aria purissima e stimolazione fotoluminescente.

Grazie a un innovativo sistema di depurazione dell’aria si proteggono le piante dagli attacchi di parassiti e malattie senza ricorrere ad antiparassitari.

Smartisland è una startup di tecnologie di intelligenza artificiale per l’agricoltura e floricoltura con base a Niscemi (Caltanissetta).

l sistema è costituito da un componente software e hardware chiamato Daiki, un robot che permette il monitoraggio delle condizioni climatiche e il rilevamento di informazioni sullo stato del terreno e dell’ambiente.

Innovazione green alla fiera di Padova

Ma al Flormart Future Village ci sono anche 8 aziende – Agabuna, Ambra Elettronica, Bioagricert, Centro Lombricoltura Toscano, Gea Greentech, Gesag, Pontarolo Engineering e White Energy Group – e 4 centri di ricerca – Università Iuav di Venezia, con due progetti sull’editoria 4.0 e l’economia circolare e sugli Smart parks for smart city, NOI Techpark, parco tecnologico di Bolzano, Tilt, ecosistema di competenze ed eccellenze dedicato a giovani, startup e imprese innovative dell’Information Technology, e Unismart, società in-house dell’Università di Padova dedicata alle attività di trasferimento tecnologico.

Il programma della manifestazione si sviluppa offrendo appuntamenti e iniziative identificate da un hashtag quotidiano: giovedì 26 è #Impresa: il momento saliente è Innovation stories. L’impresa del verde 2.0, alle 17 in collaborazione con Veneto Economia, per capire con esperti e storie d’impresa come cambiano strategie, prodotti, strumenti e approcci al mercato.

Venerdì 27 si parlerà di #Ricerca, alle 16:15, con l’appuntamento Ricerca e tecnologie smart per il florovivaismo, in collaborazione con Unismart Padova Enterprise che vedrà tra i relatori Daniela Romano della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, Alberto Manzo del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Lorenza Gasparella (Università Iuav di Venezia), Davide Quaglia (Università degli Studi di Verona) e Daniele Torreggiani (Università di Bologna), Stefano Carosio (Unismart Padova Enterprise), Francesco Marinello (Università di Padova) e Maria Grazia Scarpa (Università degli Studi di Sassari).

#Startup è la parola chiave di sabato 28, con la proclamazione dei vincitori del Flormart Future Village Award e la cerimonia di premiazione, dalle ore 11.

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