Trova spazio all’interno del contratto di lavoro del settore elettrico la transizione energetica che porta con sé le tematiche della formazione e delle trasformazioni aziendali nella filiera elettrica
Sono soddisfatte le associazioni di categoria – Elettricità Futura, Utilitalia ed Energia Libera – per la conclusione positiva delle trattative con le organizzazioni sindacali per il nuovo contratto nazionale di lavoro del settore elettrico per il triennio 2019-2021.
Un contratto frutto di dialogo e confronto tra le parti che permetterà di cogliere i benefici della transizione energetica in un’ottica di digitalizzazione, flessibilità e responsabilizzazione delle imprese e del lavoratore.
Il risultato principale dell’ipotesi di accordo è stato l’ampliamento dell’ambito di applicazione della disciplina contrattuale alle nuove attività dell’efficienza energetica e dei servizi commerciali di assistenza e alla specificità della generazione da fonti rinnovabili di piccola dimensione, per le quali ci si è impegnati alla definizione di apposite aree contrattuali specifiche, in un’ottica di competitività e sostenibilità.
Un altro punto qualificante riguarda l’individuazione dal 2020 di un percorso di trasformazione dell’istituto degli aumenti periodici di anzianità per i nuovi assunti.
Allo scopo di tutelare il futuro dei giovani nel settore elettrico le corrispondenti risorse finanziarie dei cosiddetti scatti di anzianità potranno essere versate su base volontaria ai fondi di previdenza complementare.
Un’importanza strategica è stata inoltre posta alla valorizzazione professionale delle risorse umane, garantendo il diritto alla formazione continua.
Infine, è stato consolidato il comune impegno sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro, con il potenziamento delle fasi di consultazione e formazione specifica e il rafforzamento di ruolo e compiti attribuiti all’Organismo Bilaterale di settore al fine di accrescere la cultura della sicurezza e adeguarla ai cambiamenti tecnologici.
Sul fronte economico, oltre alla chiusura dello scorso contratto, sono stati garantiti 110 euro di aumento di cui 90 sui minimi, 15 sulla produttività e 5 sul welfare.