Home Imprese Sostenibili Cell to Pack, un processo produttivo che rivoluzionerà la mobilità?

Cell to Pack, un processo produttivo che rivoluzionerà la mobilità?

pubblicato il: - ultima modifica: 6 Agosto 2020
cell to pack - auto elettriche

Dalla Cina rimbalza l’annuncio di un’evoluzione del processo di produzione delle batterie per autotrazione, il Cell to Pack (o CTP) che salta le fasi intermedie e ne riduce pesi e costi

Sono ormai diverse le testimonianze autorevoli che ci dicono che qualcosa potrebbe essere in procinto di cambiare nel processo produttivo delle batterie per autotrazione.

Fino a oggi esso consisteva in due fasi produttive completamente separate: la produzione delle celle (appannaggio di colossi come LG o Panasonic) e il loro assemblaggio in una matrice che ne eleva tensione (fino ai 400V che presto potrebbero diventare 800V come nella Porsche Taycan) e corrente (per fornire le centinaia di Ampére necessari a vincere l’inerzia iniziale di un oggetto pesante come un’automobile) nei cosiddetti moduli, che a loro volta vengono uniti nei pacchi che, infine, vengono installati nelle automobili elettriche.

Alla richiesta di brevetto presentata da Tesla si affianca ora il comunicato di CATL, il più grande assemblatore di batterie per autotrazione che, dalla Cina, afferma di aver messo a punto un processo di produzione denominato Cell to Pack (o CTP) che salta le fasi intermedie.

Perché ci interessano questi sviluppi?

L’assemblaggio diretto Cell to Pack promette guadagni immediati in termini di densità energetica da 180 a 200 Wh/kg – ma a livello di cella, la densità ha già raggiunto i 240 Wh/kg ed entro il 2024 la CATL stessa prevede di arrivare a 350Wh/kg.

Questo significa che un pacco batterie da 100 kWh (che garantisce circa 600 km di autonomia reale), che oggi pesa 550 kg, arriverà a pesare meno di 300 chilogrammi, con gli enormi benefici che si possono immaginare sul peso della vettura completa e, dunque, sui suoi consumi.

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fonte BloombergNEF

L’eliminazione di due passi di assemblaggio, inoltre, promette di ridurre sensibilmente il costo del pacco batteria che, come ci ha recentemente spiegato Alix Partners nel suo 2019 Global Automotive Outlook, costituisce ben il 57% del costo di un powertrain elettrico: nello stesso orizzonte temporale (entro il 2024) Bloomberg prevede che i costi del pacco batteria si dimezzino a circa 94$/kWh, per poi scendere a 62$/kWh entro il 2040, abbattendo così il gap adesso sensibile tra una vettura termica e la sua equivalente elettrica.

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