Che impronta lasci ogni giorno? È la domanda che rivolgiamo a chi domani scende nelle strade, nelle piazze anche d’Italia per il quarto sciopero globale per il clima
I tre eventi del Global Strike for Future precedenti sono stati di grande effetto mediatico. Non sono mancati né i proclami, né gli incontri per definire linee di azione. E questo è un bene.
Ma alla base sembra mancare ancora la consapevolezza personale che ci voglia una svolta del nostro “day by day“. Adottare stili di vita a basso impatto ambientale diventa necessario. Così come partire dalla consapevolezza di quanto ognuno di noi brucia in termini di aria pura.
“Per tenere l’aumento della temperature sotto i due gradi” ha più volte sottolineato Frank Raes, climatologo belga da sempre impegnato nella lotta dei cambiamenti climatici “dobbiamo non solo ridurre, ma portare a zero le emissioni di gas serra: principalmente la CO2. I calcoli dei climatologi ci dicono che per stare sotto i 2 gradi l’umanità può produrre ancora un trilione di tonnellate di CO2 nette. Cioè, con 10 miliardi persone sulla Terra, ognuno di noi può produrre ancora 100 tonnellate di CO2 nette“.
100 tonnellate di CO2: questo è il budget di ognuno di noi. In un’intera vita. “Peccato che mediamente un italiano produca 7 tonnellate di CO2 all’anno“.
Ovviamente, abbiamo l’opportunità di valutare la nostra impronta. Come? Con un calcolatore come quello messo a punto da Maurizio Maugeri, docente di Fisica del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP) dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con Vaillant.
Il calcolatore è in azione da più di un anno sul blog The Green Evolution e permette di ottenere dati sulle azioni quotidiane in ambito Riscaldamento, Illuminazione ed elettrodomestici, Trasporti, Alimentazione e trattamento dei rifiuti: il tool messo a punto elabora, infatti, le informazioni raccolte attraverso il questionario ed effettua il calcolo delle emissioni di CO2 equivalente e un confronto immediato dei propri risultati con la media italiana e con quella europea.
“I risultati raccolti a oggi da La tua impronta” spiega il team scientifico di Maugeri “per quanto riguarda il riscaldamento, mostrano che le emissioni di CO2 si attestano attorno a una media di 1.400 Kg per persona all’anno“.
Il dato conferma l’elevato impatto del riscaldamento residenziale – responsabile del 20% di emissioni di CO2 in Europa – ed è correlato all’alta percentuale di utenti (circa il 50% sui 4mila che hanno utilizzato il tool) che ha dichiarato di risiedere in abitazioni costruite prima del 1978, generalmente caratterizzate da maggiori dispersioni di calore.
Il 60% del campione, inoltre, possiede ancora una caldaia tradizionale, quindi meno efficiente in termini di consumi ed emissioni rispetto a quella a condensazione. L’impatto di illuminazione ed elettrodomestici è molto limitato (meno del 5% sul totale delle emissioni), con un valore medio di circa 300 kg per persona all’anno.