Home Smart City Acquisti, consegne e luminarie: quanto è green il Natale 2019 degli italiani?

Acquisti, consegne e luminarie: quanto è green il Natale 2019 degli italiani?

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Quanto sarà verde il Natale degli italiani quest’anno? Vediamo insieme quali sono le preferenze nella scelta di luminarie, alberi e regali

Cosa è meglio: un albero di Natale finto, che se si custodisce bene può durare anni, o un albero vero che però poi – se acquistato con le radici – può essere ripiantato?

Pare che, soprattutto con questo Natale 2019 che sembra più consapevole del solito, gli italiani si facciano molte domande prima di acquistare, anche un albero, pensando quale sia la mossa a minor impatto ambientale.

E da una ricerca condotta da Tns per eBay risulta che 3 italiani su 4 opteranno per versione artificiale dell’albero di Natale, proprio perché riutilizzabile anche per le feste dell’anno prossimo.

Un Natale molto più eco-friendly si prepara a bussare alla porta di milioni di italiani. Il 41% degli intervistati da Tns (attraverso un sondaggio online Omnibus su un campione di 1.801 italiani adulti tra i 16 e i 64 anni) ha affermato che prenderà in considerazione il criterio della sostenibilità nel prendere una decisione per i regali di Natale.

Con maggiore attenzione a ciò che dice l’etichetta di un prodotto.

Ma anche se la scelta si fa più scrupolosa, il numero di pacchetti sotto l’albero non è destinato però a ridursi. Anzi, nel 2019 i regali di Natale toccheranno quota 370 milioni, facendo spendere complessivamente una cifra superiore agli 8 miliardi di euro.

Qualcosa come 234 euro di spesa a testa (l’8% in più rispetto alle previsioni dello scorso anno). Insomma, un po’ più consapevole forse, ma anche il Natale 2019 sarà all’insegna dell’acquisto e della disponibilità della tredicesima.

I negozianti (ovviamente anche quelli che fanno e-commerce come eBay) sono già in pole position. E mentre l’impatto delle consegne in città è forte, è da notare come mai come quest’anno girano anche tanti furgoncini elettrici (quelli di Dhl in primis). Intanto le città si accendono quasi a giorno per le luminarie.

Complice l’utilizzo della tecnologie a Led – ormai per lo più utilizzate – che fa dire alle Utility che si risparmia il 50% di energia (senza però specificare da nessuna parte quanta sia questa energia che ogni giorno va a dare luce al Natale).

Alcuni casi spiccano. Come quello di Milano dove sotto il cappello di SuperChristmas 2019 sono stati accesi metri e metri di luminarie. Spicca poi piazza della Scala che si è fatta bella luminosa grazie a un progetto firmato Engie Italia che, in collaborazione con Signify (leggi Philips) e la società di ingegneria I-Dea, hanno concepito un anfiteatro all’insù.

A Trieste Hera Luce, società del Gruppo Hera ha collocato 51 abeti con luci a led e oltre 680 decorazioni luminose a tema, con le medesime caratteristiche.

Napoli, invece, è accesa da metà novembre. La città dei presepi ha il quartiere di Chiaia tempestata di Luci d’artista firmate Lello Esposito. Mentre Roma si accende con i personaggi dei cartoni animati.

Quantità di lucine che fanno Natale di sicuro. Ma la consapevolezza di quanta energia hanno bisogno è un dettaglio che in futuro non dovrebbe mancare.

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