Nella scelta di un’auto elettrica, uno dei parametri tecnici più importanti è la dimensione della batteria: più è grande la batteria, maggiore sarà l’autonomia ma, ahimé, maggiore sarà anche il costo
Per aiutare a operare una scelta razionale, vi suggeriamo un sistema che chiunque, se dotato di un po’ di pazienza potrà utilizzare. La pazienza serve per raccogliere un po’ di dati: più precisamente le percorrenze giornaliere, diciamo dell’ultimo anno.
Infatti probabilmente sappiamo più o meno quanti chilometri all’anno percorriamo, ma il dato che ci interessa è come questi siano distribuiti nell’arco dei 365 giorni, ovvero quale sia la frequenza della nostra percorrenza giornaliera.
Immaginiamo ora di avere questo dato che perciò avrà l’aspetto di una tabella dove, per ogni data, sono riportati i chilometri percorsi in quel giorno: nel mio caso la percorrenza annuale è di circa 55.000km e le percorrenze giornaliere vanno da un minimo di 15km a un massimo di 870.
Suddividendo questo intervallo in segmenti (diciamo di 5km) posso conteggiare quante volte nel corso dell’anno la mia percorrenza giornaliera è stata di 15km, quante di 20 e così via fino a 870. Cumulando questo dato si ottiene un grafico assai espressivo.
Per aiutarvi a leggere il grafico nel modo corretto abbiamo evidenziato un punto in rosso: nel mio caso nell’80% dei giorni percorro meno di 240km; la forma del grafico dipende ovviamente da come sono distribuite le percorrenze.
Nell’ipotesi che io percorressi ogni giorno un tragitto casa-lavoro di circa 100km il grafico avrebbe un aspetto piuttosto diverso, per esempio come questo, ove l’80% dei percorsi giornalieri è invece inferiore a 120km.
Una volta ottenuto il grafico della distribuzione delle vostre percorrenze, a questo si possono sovrapporre le autonomie delle singole auto elettriche, ottenendo questo grafico.
Come si vede, con la mia Kona 64kWh riesco a evitare rifornimenti fuori casa per oltre il 90% dei giorni di utilizzo; con il modello che utilizza una batteria da 39kWh invece questa percentuale scenderebbe a poco meno dell’80%: perderei un po’ di tempo in più, ma risparmierei sul costo di acquisto.
Con una Smart avrei invece bisogno di fare rifornimento fuori casa per oltre 2/3 delle mie giornate il che, probabilmente, sarebbe un disagio inaccettabile a meno che – per esempio – il mio datore di lavoro mi mettesse a disposizione un punto di ricarica in azienda.