10 veicoli elettrici “nuovi di pacca” equipaggiati di cella a combustibile stanno circolando per la provincia di Bolzano senza emettere alcun inquinante.
Si tratta di una flotta a idrogeno che la giunta provinciale ha noleggiato a lungo termine.
I veicoli sono stati acquistati dalla società di trasporto pubblico Sasa – che già conta nella sua flotta 5 bus a idrogeno – nell’ambito del progetto LifeAlps, promosso dalla Commissione Europea e coordinato dall’Istituto Innovazioni Tecnologiche Iit.
Si tratta di 10 auto elettriche con cella a combustibile modello Hyundai Nexo e rappresentano la prima flotta di questo tipo in Italia.
Vanno ad aggiungersi alle prime 10 auto elettriche con cella a combustibile acquistate in provincia nel 2013, andando così a costituire una delle più consistenti flotte a emissioni zero esistenti a livello locale.
Bolzano mantiene quindi il primato della città in cui circolano più auto a idrogeno in Italia.
“Stiamo pensando a un piano condiviso per la mobilità a idrogeno a livello di Euregio, l’obiettivo è trovare nuove strategie per gestire la sfida del traffico sull’asse del Brennero” ha precisato il presidente della provincia Arno Kompatscher.
La green region alto atesina attrae così anche i turisti che hanno già fatto loro la mobilità a idrogeno.
“Entro il 2030 la strategia provinciale sull’idrogeno prevede che fino al 15% dei viaggi di veicoli pesanti sarà a zero emissioni – aggiunge l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider – oltre a investimenti in una nuova flotta di bus e in una fitta rete infrastrutturale: l’Alto Adige ha un enorme potenziale idroelettrico e intende sfruttarlo maggiormente per soluzioni nel settore della mobilità e del transito rendendoci meno dipendenti da benzina e gasolio“.
Secondo l’assessore provinciale ad ambiente ed energia Giuliano Vettorato “un carburante prodotto localmente e da fonti rinnovabili completa alla perfezione l’immagine di un veicolo 100% a zero emissioni. La produzione di idrogeno è il grande vantaggio di questo tipo di mobilità elettrica: può partire quando c’è molta energia verde disponibile in rete e poca domanda evitando i momenti di picco la mattina e la sera. Creiamo un circuito economico locale con valore aggiunto per l’Alto Adige e sono convinto che questo sistema sarà adottato in Italia e in altri paesi“.
La mobilità a zero emissioni è una priorità anche per Autostrada del Brennero. Il direttore tecnico generale Carlo Costa sottolinea l’importanza di puntare su propulsioni alternative a tutela dell’ambiente, anche a fronte del numero crescente dei transiti in A22: “Siamo da tempo convinti che si debba puntare su soluzioni sostenibili, in particolare per il traffico pesante. Per primi abbiamo investito sull’idrogeno e oggi che in molti ne hanno capito il potenziale, siamo determinati a potenziare le infrastrutture necessarie per contribuire a stimolare il mercato dei veicoli a idrogeno, che senza stazioni di rifornimento non può avere un futuro“.
“Questi veicoli – ha rimarcato il direttore generale di Hyundai Italia Andrea Crespi – sono il frutto di tecnologie all’avanguardia: con un singolo pieno di idrogeno, in appena 5 minuti, riesce a garantire un’autonomia fino a 666 chilometri. A Bolzano segniamo una tappa fondamentale nello sviluppo della mobilità a zero emissioni, con la consegna di una flotta prima e unica nel suo genere in Italia“.
Intanto, dal 2013 a oggi gli autobus a idrogeno hanno già percorso oltre 1,4 milioni di chilometri, le automobili – noleggiate da istituzioni e aziende – hanno accumulato più di 920.000 chilometri.
Sulla base degli incoraggianti risultati di questi primi progetti pilota l’Alto Adige ha deciso di continuare su questa strada, coerentemente con la Strategia provinciale per la mobilità 2030.
Per questo l’obiettivo del progetto LifeAlps è di realizzare una mobilità elettrica a 360° attraverso l’installazione di ulteriori 33 colonnine di ricarica veloce per i veicoli e di ulteriori 5 pompe di rifornimento per auto e bus a idrogeno.