365 miliardi di euro. È quanto la Commissione Europea avrebbe riservato per la nuova Pac (Politica agricola comune) 2021/27.
La parola che rimbomba è Green Deal che sul piatto metterebbe mille miliardi per una transizione completa, ma a quanto pare al settore dell’agricoltura saranno riservati meno fondi. Sul mondo agricolo italiano, in particolare, si parla di una riduzione di fondi del 15%. Come mai?
Gli agricoltori sono i primi custodi dell’ambiente naturale su cui il programma Green Deal punta la massima attenzione per sopravvivere alla crisi climatica: sono gli agricoltori che curano le risorse del suolo, dell’acqua, dell’aria e della biodiversità sul 48 percento del territorio.
L’eurodeputato Paolo de Castro ne è conscio.
Ma intanto altri fondi per l’agricoltura si trovano nei meandri dei finanziamenti europei. Attenzione però: alcuni scadono a breve.
Sono infatti disponibili più di 180 milioni di euro da investire in progetti di promozione dell’Agrifood nei Paesi europei attraverso i bandi dell’Agenzia esecutiva europea per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza alimentare (Chafea) per la Fornitura di informazioni e misure di promozione relative ai prodotti agricoli attuate nel mercato interno e nei Paesi terzi aperti fino al 15 aprile 2020, per finanziare le azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli.
Le risorse disponibili sono ripartite tra due tipologie di bandi: i progetti semplici ai quali sono destinati più di 90 milioni di euro e i bandi per i progetti multipli ai quali vanno più di 80 milioni di euro.
L’obiettivo è di aumentare la competitività e il consumo dei prodotti agroalimentari europei, ottimizzarne l’immagine e favorirne lo sviluppo commerciale nel rispetto della sostenibilità e ponendo particolare attenzione alle diverse etichette di qualità dell’Ue (indicazioni geografiche, prodotti biologici).
I bandi sono rivolti alle organizzazioni professionali e interprofessionali, alle organizzazioni di produttori e alle associazioni di organizzazioni di produttori e agli organismi del settore agroalimentare che hanno sede in Italia e negli altri Stati membri dell’Ue.
I progetti candidabili (tutte le informazioni sono disponibili online) devono riguardare diversi programmi di informazione e di promozione per:
- rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Ue
- mettere in evidenza le specificità dei metodi di produzione agricola nell’Ue e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari europei e dei regimi di qualità
- favorire e diffondere la cultura delle abitudini alimentari corrette ed equilibrate anche attraverso il maggior consumo di frutta e verdura fresca proveniente dal Mercato Interno Europeo
Sempre di matrice europea ma gestiti a livello regionale, sono disponibili altre forme di finanziamento a valere sui Programmi di Sviluppo Regionale 2014-2020 delle regioni italiane, come quelli messi a disposizione dalla Regione Liguria che con più di 3 milioni di euro, rifinanzia il bando Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori, per accedere al premio di primo insediamento destinato ai giovani agricoltori di età compresa tra i 18 anni e i 40 anni che possiedono adeguate qualifiche e competenze professionali e che si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda.
Il sostegno economico è pari a circa 20mila euro e maggiorato in funzione degli svantaggi crescenti in termini di situazione socio-economica della zona in cui il giovane si insedia e dell’impegno organizzativo ed economico dovuto all’insediamento in aziende abbandonate o gestite da soggetti estranei al beneficiario.
Le domande hanno un’apertura a fasce programmate, quella attuale sarà aperta fino a fine gennaio 2020, per poi riaprirsi dal 3 giugno 2020 al 31 luglio 2020. Informazioni sulle prossime scadenze sono disponibili online.
Se ci spostiamo a est dell’Italia troviamo il territorio del Veneto che investe più di 90 milioni di euro per supportare le aziende agricole, con particolare attenzione ai giovani agricoltori.
Per le azioni di informazione e formazione la Regione ha stanziato 5 milioni di euro (3,8 milioni per il tipo di intervento 1.1.1 e 1,2 milioni per il tipo di intervento 1.2.1), cui si aggiungono 6,2 milioni di euro per la promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (tipo di intervento 3.2.1).
Per sostenere gli investimenti delle aziende agricole (tipo intervento 4.1.1) sono disponibili 35,5 milioni di euro (di cui 13,5 riservati ad interventi per il risparmio irriguo).
Stanziati anche 19 milioni di euro per l’attivazione del Pacchetto giovani che prevede anche 1,5 milioni di euro per la diversificazione aziendale, oltre al premio di primo insediamento (tipo intervento 6.1.1) che attiva risorse per 14 milioni di euro destinate al sostegno di 350 nuovi giovani agricoltori.
Altri 11 milioni di euro sono destinati al sostegno degli investimenti di diversificazione delle attività da parte delle aziende agricole (intervento 6.4.1). Infine c’è il bando per gli investimenti in ambito agricolo mirati alla riduzione delle emissioni, recuperando le risorse residue non utilizzate nel bando precedente.
Le risorse stanziate ammontano a più di 1 milione di euro, esclusivamente per investimenti strutturali e impianti per lo stoccaggio, il trattamento e la gestione dei reflui aziendali, comprese le strutture realizzate con tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Per la presentazione delle domande sono previste diverse scadenze, che variano in relazione alla tipologia di intervento, comprese tra il 10 marzo 2020 e il 24 aprile 2020.
Altra regione che investe ed è attenta al comparto agrario è la Lombardia che investe 3 milioni di euro per progetti destinati a proteggere la biodiversità della flora e della fauna con il bando Conservazione della biodiversità animale e vegetale in scadenza il 31 marzo 2020, per sostenere le attività di conservazione di varietà vegetali e di razze animali autoctone, in modo da tutelare la biodiversità animale e vegetale in ambito agrario.
L’iniziativa vuole garantire la conservazione del patrimonio genetico portando vantaggi in termini di qualità delle produzioni vegetali e maggiore benessere degli animali. E ha destinato 1 milione di euro in più, arrivando a 4 milioni di euro per il bando Supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento, in scadenza il 30 luglio 2020.
Per entrambi i bandi possono presentare domanda le aziende agricole, gli enti pubblici o privati che operano nel campo della ricerca, oltre alle fondazioni e a tutte le organizzazioni competenti nel settore della conservazione della biodiversità agraria.
Sempre la Lombardia, come la Liguria, investe nei giovani agricoltori e con più di 4 milioni di euro propone il bando Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori in scadenza il 10 luglio 2020.
Si tratta della concessione di un premio di importo tra i 20mila e i 30mila euro, per il primo insediamento di un giovane agricoltore, in qualità di titolare o legale rappresentante di un’impresa agricola.
Al confine geografico con la Lombardia troviamo il Piemonte, che, per favorire la competitività sostenibile delle Pmi agroindustriali, si attiva con il bando Investimenti per acquisto di macchinari, impianti e attrezzature che può contare su un budget di oltre 13 milioni di euro, che serviranno sia per migliorare la competitività sostenibile delle imprese agroindustriali, sia per sviluppare forme di integrazione orizzontale e verticale nelle filiere agroalimentari.
Il sostegno va alle imprese che vogliono compiere una serie di investimenti, per la creazione di nuove opportunità di mercato, di sicurezza alimentare, di tracciabilità dei prodotti, di tutela ambientale e di aumento di sicurezza negli ambienti di lavoro, mediante l’introduzione di tecnologie innovative.
Bisogna però affrettarsi, perché le domande devono essere presentate entro il prossimo 28 febbraio 2020.
Spostandoci un po’ più in giù, lungo lo stivale troviamo prima l’Emilia Romagna con quattro nuovi bandi previsti dalle misure 10 agroambiente e 11 agricoltura biologica del Psr 2014-2020 e con a disposizione oltre 9 milioni di euro per dare una spinta al biologico in Emilia Romagna e al tempo stesso promuovere un’agricoltura attenta alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della biodiversità, mettendo a disposizione delle aziende agricole un pacchetto di risorse per favorire l’ulteriore espansione sul territorio regionale delle coltivazioni e degli allevamenti più ecosostenibili.
Per tutti i quattro bandi la presentazione delle domande di aiuto dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2020. E poi la Toscana che ha attivato anche una linea di finanziamento, per la quale, entro marzo 2020 i giovani agricoltori toscani possono richiedere dei contributi per Avviamento dell’impresa.
A disposizione ci sono 18 milioni di euro che serviranno a sostenere gli investimenti nelle aziende agricole e la creazione o sviluppo di attività extra agricole.
Domande da presentare entro il 16 marzo 2020, da parte appunto dei giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola in forma singola (azienda individuale) o associata (società di persone, di capitale e cooperativa agricola).
Scendendo poi lungo la costa adriatica si arriva nella regione Abruzzo che mette a disposizione 7 milioni di euro, per il Pacchetto giovani, una misura che intende attivare due tipologie di intervento, finalizzate a promuovere la nascita e le attività delle aziende agricole gestite da giovani imprenditori.
Possono presentare domanda, entro il 28 febbraio 2020, gli agricoltori che intendono avviare una impresa agricola e che si insediano per la prima volta nella stessa in qualità di capo azienda, in forma singola o associata.