Non si fermano le attività di assistenza nei canili, nei gattili, nelle colonie feline e per i randagi. I Garanti per la tutela degli animali del Comune di Milano e le associazioni rilasciano certificazioni per consentire ai volontari di continuare a prendersi cura di chi non ha una casa
I Garanti per la tutela degli animali del Comune di Milano, Paola Fossati e Gustavo Gandini, hanno lanciato un messaggio importante: “Il periodo di contingente emergenza, dovuto alla diffusione del Coronavirus, sta avendo un impatto inatteso quanto limitante sulla vita di tutti. Molti interventi sono stati previsti a sostegno della popolazione umana e anche degli animali che costituiscono il patrimonio aziendale delle strutture zootecniche.
Non possiamo, però, dimenticare gli animali che vivono in città: nelle famiglie, nei rifugi o liberi sul territorio. In particolare, cani e gatti continuano a farci compagnia e tutti, anche quelli che non vivono nelle nostre case, continuano ad avere bisogno di chi si occupa di loro“.
Dunque i canili e i gattili non fermano le loro attività, essendo servizi pubblici essenziali previsti per legge. Le attività sono svolte seguendo le misure sanitarie adeguate.
Stesso discorso per i tutor delle colonie feline a cui sono consentiti l’accesso per esempio nei parchi chiusi, laddove ci siano colonie, e gli spostamenti finalizzati a portare cibo e cure.
L’Ufficio del Garante ha predisposto un modulo per gli spostamenti dei volontari in adempimento delle leggi nazionali e regionali nonché del Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali di Milano.
“In attesa che questa emergenza finisca presto – concludono Fossati e Gandini – tutti insieme vogliamo impegnarci per fare tutto il possibile al fine di garantire la tutela della nostra società, compresi gli animali che vivendo in città ne fanno parte a pieno titolo. Ringraziando di cuore tutti gli operatori e i volontari che, continuando a svolgere il loro lavoro serio e prezioso, garantiscono la vita e il benessere degli animali, confermiamo la nostra costante attenzione all’evolversi degli eventi“.
In alcune regioni come in Emilia Romagna, ma presto queste disposizioni potrebbero estendersi anche ad altre, è consentito uscire con il cane solo in prossimità delle proprie abitazioni. Molti parchi sono già stati chiusi.
Associazioni in prima linea
Le associazioni si sono mobilitate per far fronte all’emergenza. La Lav in una sola settimana ha dato risposte e aiuto a più di 1.300 tra famiglie e volontari in tutta Italia che si sono rivolte al front desk per l’assistenza agli animali nell’emergenza Coronavirus, istituito martedì scorso, con i recapiti 06/4461325 f.nigri@lav.it dedicati alle domande e alle segnalazioni dei cittadini.
Ricordiamo che sul sito della Lav è possibile scaricare l’autocertificazione per i volontari.
È possibile andare dal veterinario?
Le cure veterinarie rientrano fra gli spostamenti consentiti, ma bisogna prendere appuntamento. Gli studi veterinari hanno attuato misure di prevenzione e di protezione rafforzate. Inoltre se i proprietari hanno sintomi influenzali è bene non toccare gli animali.
Queste raccomandazioni arrivano dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi).