Capita sempre più di trovare piccoli uccellini caduti dal nido. Forse sono i frequenti sbalzi di temperatura, forse le folate di vento. Ecco cosa fare quando si trovano nidiacei a terra
Le indicazioni che vi diamo vengono dalla Lipu e servono per evitare errori.
- se l’uccellino sta sulle zampe, ha gli occhi aperti e, avvicinandovi piano, si sposta, lasciatelo lì. Ci sono i genitori in zona: non toglieteglielo!
- se è in un posto dove può esserci pericolo (strada veicolare, marciapiede) spostatelo, possibilmente sotto una siepe o in prossimità di verde, nell’arco dei 20-30 metri. Con il richiamo si ricongiunge con i genitori che sono sempre in zona
- se sta male (piumaggio molto gonfio e arruffato, occhi socchiusi, sempre fermo nello stesso punto per più di 2 ore, predato da cane o gatto, impatto contro vetrate e simili), raccoglietelo e… seguite le indicazioni degli esperti
- sistematelo in una scatola di cartone con fogli di carta sul fondo (no cotone idrofilo, no pezze, né paglia) e fori alle pareti. No gabbiette
- chiudetelo nella scatola con l’apposito coperchio e lasciatelo tranquillo in una stanza buia e silenziosa
- contattate il centro recuperi autorizzato vicino a voi (non è detto che sia un centro Lipu)
- non preoccupatevi di alimentarlo, perché è sotto choc
- se il soccorso richiede tempi lunghi, si può somministrare con siringa senza ago acqua e zucchero, ma sempre dopo averlo lasciato per una mezz’oretta al buio e tranquillo. No pane, latte, uova
- maneggiatelo il meno possibile. Niente carezze, coccole, grattini e torture varie (quelle che per noi o i nostri amici domestici sono attenzioni gradevoli, per i selvatici sono torture), altrimenti si rischia l’infarto da maneggiamento
- se è implume, metterlo in una scatola con una borsa dell’acqua calda avvolta in un panno
- fanno eccezione i rondoni che vanno sempre raccolti e portati a un Cras (centro recupero animali selvatici)
Ecco le dicerie e i falsi miti da sfatare
Non è vero che:
- i genitori abbandonano i piccoli, saltati fuori dal nido, se toccati dalle persone (quello vale per i mammiferi, ricci, volpi, caprioli)
- i genitori vengono a prenderseli: gli uccelli usano le zampe solo per spostarsi al suolo o tenersi al ramo, non hanno funzioni prensili verso i loro nidiacei. Alcune specie che usano le zampe anche per prendere qualcosa lo fanno solo verso il cibo, come pappagalli, cince, rapaci. Per accudirli i genitori scendono a terra e li alimentano, intervengono a difenderli e a insegnar loro a cominciare a volare