Da una parte abbiamo il Centro di Ricerche Agro-Ambientali Enrico Avanzi dell’Università di Pisa, che sviluppa droni per diagnosticare precocemente le malattie, dall’altra una startup, Humus, che ha appena concluso una campagna di equity crowdfunding. In comune vi è un progetto di rinnovamento dell’agricoltura, per renderla sostenibile e a basso costo
La prima iniziativa fa parte del progetto Pit (Progetto Integrato Territoriale) dal titolo “ìDalla fascia pedemontana al mare, prevede l’utilizzo di droni per diagnosticare malattie nelle coltivazioni per portare a un rinnovamento dell’agricoltura, della gestione dell’azienda e dei suoi costi.
Il primo drone si è alzato a inizio luglio sopra a un campo di mais, dotato di una tecnologia con sensori di alta qualità in grado di monitorare lo stato delle colture e di effettuare diagnosi precoci in caso di infestazioni o presenza di malattie.
Questo è lo scopo del progetto sviluppato dall’Università di Pisa. Il team è infatti impegnato in una serie di attività sperimentali volte alla valutazione e all’applicazione di dati telerilevati in agricoltura: un lavoro dalla durata di due anni.
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L’impiego di droni è fondamentale per abbattere i costi delle aziende ed effettuare check-up aziendali ripetuti. L’obiettivo della ricerca è riuscire a definire parametri specifici per l’individuazione di malattie e di infestazioni di malerbe analizzando immagini catturate dai droni a diverse lunghezze d’onda e confrontandole con le osservazioni effettuate a terra.
Ulteriori settori di utilizzo dei droni nella gestione dell’azienda agraria sono costituiti dalla possibilità di monitorare l’effettivo sviluppo e la fenologia delle specie coltivate nonché di controllare la diffusione (endemica o epidemica) di specie aliene (sia che si tratti di piante che di agenti parassitari).
L’altro progetto che presentiamo è quello di Humus, start-up che nasce con l’intento di combattere il caporalato – a cui il 25% delle aziende agricole che impiega lavoratori dipendenti ricorre – attraverso la creazione di un network a iscrizione gratuita ed erogando servizi integrati ad aziende e lavoratori.
Humus è una piattaforma indipendente di ricerca lavoro impegnata a favorire contratti etici e regolari, promozione e accompagnamento alla costituzione di Contratti di Rete tra imprese agricole – una forma di collaborazione che, attraverso la condivisione, permette alle aziende di aumentare la propria sostenibilità economica favorendo la crescita delle stesse e dell’economia locale.
Un bollino etico di qualità del lavoro e la promozione dell’impatto sociale virtuoso delle aziende del network, un radicale rinnovamento dell’agricoltura. Corsi di formazione specifica in agricoltura co-progettata con le aziende agricole sulla base delle loro esigenze e corsi di formazione sui diritti del lavoro in agricoltura.
Per finanziare la piattaforma, Humus ha condotto una campagna di Equity Crowdfunding su Lita.co, che si è conclusa il 23 luglio a quota 80.000 euro e vede tra gli investitori NaturaSì, Altromercato e Sit-Social Innovation Teams.
Questa campagna, durata sette mesi, manifesta l’interesse diffuso per un tema importante, soprattutto quello di grandi realtà a livello nazionale, attente all’impatto sociale e ambientale e impegnate da anni verso un cambiamento sostenibile e un rinnovamento dell’agricoltura.