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L’Eroico Rosso a Tirano è anche un po’ verde

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eroico rosso - gusto di valtellina
Foto da eroicorosso.it

Dall’11 al 13 settembre a Tirano, la località al confine tra Valtellina e Svizzera, va in scena l’Eroico Rosso: si tratta di una manifestazione dedicata allo Sforzato, il vino emblema della Valtellina, uno dei pochi vini italiani passiti secchi, Docg della Valle insieme al Valtellina Superiore

Eroico perché mette al centro della manifestazione il lavoro, l’impegno, il coraggio dei tanti viticoltori che in un ambiente alpino apparentemente inadatto alla viticoltura da millenni allevano la vite – in particolare il nebbiolo – con immensa determinazione.

La manifestazione ha dedicato nello storico Palazzo Quadrio Curzio la sezione Gusto di Valtellina, che sarà presentata da Sara Missaglia, giornalista, sommelier e degustatore esperto della Regione Lombardia: un luogo di incontro e confronto dove poter parlare di paesaggio, storia, cultura ma anche di sapori di Valtellina.

Un’occasione per avvicinarsi alle eccellenze del territorio: vino e dintorni, lo abbiamo chiesto direttamente a Sara Missaglia: “Gusto di Valtellina per Eroico Rosso è una sorta di viaggio senza bagaglio: uno spazio dove attraverso cinque racconti farò vivere una Valtellina diversa. Una geografia nuova, raccontata attraverso parole e immagini, per conoscere da vicino un territorio dalle mille sfumature“.

Gusto di Valtellina è in calendario venerdì 11 e sabato 12 settembre a partire dalle ore 20, con una degustazione anche del piatto tipico tiranese, il chisciöl, una sorta di frittella con grano saraceno.

Con Gusto di Valtellina l’Eroico Rosso sarà più verde: numerosi sono infatti gli ospiti che racconteranno di coltivazioni e di tipicità che sono espressione e traduzione dell’attenzione della valle per il biologico e il biodinamico.

Per Gusto di Valtellina, d’intesa con il Comune di Tirano e con il vicesindaco Sonia Bombardieri, ho coinvolto piccole realtà locali che attestano l’adesione a modalità improntate alla sostenibilità ambientale. Dalle coltivazioni delle ortive, ai cereali, alle patate, alla produzione di miele: realtà che testimonieranno, dalla viva voce dei protagonisti, l’impegno a promuovere e valorizzare un’agricoltura che ha fatto dell’agrobiodiversità il proprio fondamento”.

Raetia Biodiversità Alpine, con Patrizio Mazzucchelli e Greta Roganti, sarà ospite di Gusto di Valtellina: si tratta di un’azienda tellina dove le biodiversità alpine sono coltivate in pieno campo con metodo naturale e biologico.

Piantine per orti, ortaggi e patate antiche provenienti prevalentemente dalla Fondazione Svizzera pro Specie Rara e da una ricerca continua di sementi, tradizioni e saperi.

Non si tratta solo di coltivazione, ma anche di difesa, tutela e mantenimento delle biodiversità: a Palazzo Quadrio Curzio verrà allestito un banco di sementi e di patate rare e antiche, come la patata blu di Valtellina, un antico tubero non più coltivato da decenni, con buccia e polpa di colore blu scuro, di ottimo sapore e di lunga cottura.

E ancora il grano saraceno siberiano (Fagopyrum Tataricum), una varietà autoctona della Valtellina e che pochi anni fa stava per essere completamente abbandonata in quanto considerata infestante.

A Gusto di Valtellina si parlerà anche di api, con la Mieleria Moltoni e con il suo titolare, Peter Moltoni: si tratta di un’altra piccola realtà che si occupa di miele e di coltivazione di cereali, che vengono macinati a pietra per ottenere le farine utilizzate nella preparazione dei loro biscotti.

L’azienda aderisce al progetto Fattorie Didattiche, per accogliere bambini e adulti e far conoscere il mondo delle api, termometro dello stato di salute dell’intera valle. A Gusto di Valtellina sarà presente anche Giorgio Gobetti di Butéga Valtellina, una startup il cui nome deriva da un termine dialettale che sottolinea il legame con la storia e le tradizioni del territorio.

Butéga è un luogo di scambio, che promuove realtà produttive locali di piccole dimensioni per farne conoscere i prodotti, le filosofie e le tecniche agroalimentari. Dagli orti agli alpeggi sapori unici, non tipici, così come recita il claim del progetto.

L’Eroico Rosso brinda con i calici di Sforzato ma si nutre dei prodotti della terra, e in questa nuova edizione ha messo l’accento non solo sulla materia prima locale, ma anche sulla trasformazione e sulla lavorazione legate all’esperienza artigianale.

Profumi, aromi e gusti da riscoprire e da rileggere non solo in base ai disciplinari, ma anche secondo i ritmi e i saperi della natura e dell’ambiente.

La manifestazione è alla sua sesta edizione e si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid: Tirano è inoltre una città da scoprire, crocevia di grandi rotte dell’antichità, collegamento tra Italia e Europa, con alle spalle una storia ricca legata a tradizioni che hanno visto la Valtellina sotto la giurisdizione svizzera per molto tempo.

Una partecipazione importante da parte delle cantine che producono lo Sforzato, ma anche una straordinaria full immersion: le degustazioni dei vini, che potranno essere prenotate online, menu studiati con ristoranti ed enoteche, spazi musicali e una serie di visite guidate, tour in bici e passeggiate non solo nella città e nel suggestivo centro storico, ma anche tra i vigneti, i terrazzamenti e nelle cantine che apriranno le loro porte agli appassionati.

Suggestivi e affascinanti le location dove si svolgeranno le degustazioni: gli storici Palazzo Marinoni e Palazzo Torelli, mentre Piazza Salis, nelle immediate adiacenze dell’omonimo palazzo, sarà un’altra elegante sede dove degustare i vini, ma non solo: dal rosso al verde è solo un sorso.

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