In Emilia Romagna nasce un progetto di tutela ambientale che premia con una somma fino a 400 euro chi va al lavoro con la bicicletta. Merito del progetto Bike to Work, che parte in via sperimentale grazie alla collaborazione tra Arpae e Wecity
Da inizio settembre è attivo a Modena il progetto Bike to Work, nato dalla collaborazione tra Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna – e la piattaforma per la mobilità sostenibile Wecity, che premia chi userà la bicicletta per andare al lavoro.
Una proposta che è potenzialmente rivolto a tutti i 1.270 dipendenti di Arpae – 100 sono quelli che già hanno aderito nella prima settimana – e che premierà nei prossimi 18 mesi della sperimentazione con 15 centesimi per ogni chilometro percorso chi decide di utilizzare la bicicletta nel tragitto casa-lavoro.
Le premialità, previste direttamente in busta paga, cambieranno in base all’effettivo utilizzo della bicicletta: si potrà arrivare così fino a 400 euro in un anno se si usa esclusivamente la bici per il tragitto casa-lavoro e fino a 200 se si abita in una città diversa rispetto a quella della sede di lavoro e si usa la bici insieme ad altri mezzi pubblici (treno e bus).
Le premialità verranno corrisposte ogni 6 mesi sulla base dei chilometri percorsi registrati dall’applicazione Wecity, installata sullo smartphone degli aderenti all’iniziativa.
Attraverso i dati registrati dall’app, inoltre, al termine del primo anno di attività del progetto saranno valutati i benefici concreti per l’ambiente, in termini di miglioramento della qualità dell’aria e di minori emissioni di CO2.
Per partecipare all’iniziativa gli interessati dovranno dichiarare, al momento della registrazione, di avere una bicicletta con le caratteristiche prescritte dal Codice della strada e dal relativo Regolamento di esecuzione e di rispettare tutte le norme previste e le comuni regole di prudenza.
Il progetto avviato da Arpae e Wecity si affianca alle iniziative simili promosse da altri 9 soggetti pubblici più diversi privati (tra cui note aziende della grande distribuzione e della moda) uniti dall’obiettivo comune di promuovere l’uso della bici e, in generale, la mobilità sostenibile.
L’iniziativa è in linea con gli obiettivi della legge regionale 10/2017, con cui il legislatore dell’Emilia Romagna si è posto l’ambizioso traguardo di raddoppiare la mobilità ciclopedonale che già partiva da una percentuale di spostamenti doppia rispetto a quella nazionale: 10% contro il 5% del dato italiano (dati 2017).