È sufficiente una bella idea vale per fondare una startup? Molto probabilmente no, ma è sicuramente il primo passo: poi ci vogliono determinazione, organizzazione e finanziamenti. E buoni esperti che consiglino. Eccoli
Ecco i consigli di chi accompagna sovente le startup a ricevere fondi e a districarsi tra i mille rivoli burocratici.
In uno scenario così ricco di innovazione e in continuo cambiamento, riuscire a emergere per una startup è un’impresa ardua – spiegano da Cariplo Factory, hub di innovazione che dal 2016 attiva una filiera del talento in grado di includere percorsi di formazione esperienziale, programmi di accompagnamento imprenditoriale, progetti di open innovation, investimenti di Venture Capital e attività di supporto all’internazionalizzazione.
L’evoluzione dei mercati connessi alle nuove tecnologie ha evidenziato che avere una buona idea e saperla sviluppare concretamente non è più sufficiente. Il mondo delle startup è molto ampio, in generale si distingue tra realtà early stage e late stage: le prime sono quelle ancora agli inizi e alle prime fasi di sviluppo, mentre le seconde sono delle realtà consolidate che hanno già sviluppato un prodotto o servizio.
In questo articolo ci rivolgeremo soprattutto alle startup early stage, ovvero tutte quelle che secondo la technology readiness level possono collocarsi a un livello compreso tra 1 e 4.
La technology readiness level è una matrice di valutazione del grado di maturità di una tecnologia. Si compone di una scala di valori che va da 1, livello più basso, a 9, livello più alto:
- TRL 1 = osservazione dei principi fondamentali
- TRL 2 = formulazione di un concept tecnologico
- TRL 3 = proof of concept sperimentale
- TRL 4 = validazione tecnologica in ambiente di laboratorio
- TRL 5 = validazione tecnologica in ambito industriale
- TRL 6 = dimostrazione della tecnologia in ambito industriale
- TRL 7 = dimostrazione del prototipo in ambiente operativo reale
- TRL 8 = definizione e qualificazione completa del sistema
- TRL 9 = dimostrazione completa del sistema in ambiente operativo reale (prova funzionale con tecnologie abilitanti ed applicazione al settore industriale specifico)
Per stare sul mercato è necessario cogliere le opportunità che il proprio settore di riferimento offre, mettendosi in gioco, ascoltando ogni feedback, migliorando continuamente la propria soluzione e partecipando ai diversi bandi e call utili per lo sviluppo della loro idea.
Ecco, quindi, una serie di consigli che Cariplo Factory suggerisce ai lettori di Greenplanner.it per essere selezionati con successo:
- sviluppare un’idea che risponda ad un bisogno reale e condiviso. Non basta infatti avere una buona idea, ma bisogna saper sviluppare una soluzione che possa realmente essere applicata al mercato e che risolva un’esigenza specifica
- costruire un team con competenze eterogenee che abbiano sempre chiare la mission e la vision della startup. Per riuscire a creare valore i componenti del team devono possedere alcune caratteristiche comuni, quali competenza, ambizione e passione
- sviluppare un business plan funzionale alle esigenze del mercato. Questo strumento, in continua evoluzione e revisione, serve per definire la strategia e il modo in cui raggiungere i propri obiettivi. Nel definirlo bisogna essere consapevoli circa le proprie debolezze e minacce in cui si può incorrere
- utilizzare la logica della Lean Startup programmando test semplici, che non richiedano un elevato costo di realizzazione, ma che forniscano essenziali feedback in termini di conoscenza
- validare costantemente le proprie idee, strategie e prodotti. Non esiste infatti in partenza un’idea che sia perfetta, bisogna essere in grado di criticarla e verificarla con i propri utenti, ascoltandone ogni riscontro
- comunicare la propria idea in modo efficace. Una soluzione innovativa non è sufficiente a garantirne il successo, bisogna pianificare una strategia di comunicazione appropriata in base all’audience (giuria, partner, investitori, ecc.) per riuscire a distinguersi
- trovare un Advisor che abbia esperienze e competenze consolidate e possa facilitare la crescita mettendo a disposizione il know-how acquisito
Detto questo, ovviamente, la ricetta del successo non esiste. Considera questi suggerimenti un primo orientamento per la tua startup.
E ricorda: le aziende si chiamano imprese proprio perché affermarsi sul mercato è tutt’altro che semplice. Possibile, anzi probabile, che prima del successo si passerà da un fallimento.
Ma, come forse sapete, è un passaggio che hanno conosciuto moltissimi imprenditori “che ce l’hanno fatta“.