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Wear Me 30 Times, l’iniziativa per rendere la slow fashion etica e sostenibile

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Wear Me 30 Times

Wear Me 30 Times è un’iniziativa per sensibilizzare i consumatori della slow fashion, creando una community tra loro e i produttori, a esprimere valori di eticità e sostenibilità per la tutela dell’ambiente

Mettere a fattor comune moda e sostenibilità, invitando i consumatori a prolungare la vita e l’utilizzo dei loro capi a tutela dell’ambiente. Secondo McKinsey & Company, infatti, nel 2014 la vendita di prodotti di slow fashion è aumentata del 60% rispetto al 2010, ma la durata della loro vita è stata ridotta di più della metà.

Inoltre i consumatori sono responsabili, con le loro scelte, del 20% delle emissioni di gas a effetto serra nel settore della moda. Da qui nasce l’iniziativa WearMe30Times – ideata dal brand di moda Maakola e da Genuine Way, società che si occupa di certificazione di sostenibilità – che si propone di mettere consumatori e brand nelle condizioni di agire insieme a tutela del Pianeta, aiutando a combattere i cambiamenti climatici semplicemente indossando i propri capi per un numero maggiore di volte.

Perché, afferma Aurora Chiste, ceo di Maakola, “ognuno di noi ha un ruolo importante che inizia dalle scelte che facciamo tutti i giorni […] e Wear Me 30 Times è nata per permettere ai consumatori di essere attori attivi nel raggiungimento del fashion sostenibile e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite“.

In cosa consiste l’iniziativa? Si tratta di uno strumento che permette ai consumatori di estendere la vita di un capo da meno di 10 volte a un minimo di 30, attraverso un’etichetta inserita all’interno dei capi che permette di tenere traccia di quante volte l’indumento è stato indossato.

Si tratta quindi di una sorta di gioco – l’utente è infatti invitato a far “leggere” al proprio smartphone il Qr Code per diffondere sui propri canali social, in modo divertente, la campagna di consapevolezza della sostenibilità e dei comportamenti etici, anche quando si tratta di scegliere quale abito indossare.

Uno studio effettuato in Gran Bretagna stima infatti che estendendo di nove mesi la vita di metà dei capi d’abbigliamento, si potrebbe risparmiare l’8% di carbone, il 10% d’acqua e il 4% di rifiuti per tonnellata.

Con questa campagna di sensibilizzazione Maakola e Genuine Way stimano di poter contribuire all’abbattimento del 4% delle emissioni globali dei gas serra per cui è responsabile il settore fashion.

Il concetto che sta alla base della campagna Wear Me 30 Times è nato nel 2010 grazie a Livia Firth che invitava a indossare un capo almeno 30 volte prima di buttarlo.

Da qui l’iniziativa si è estesa a iniziative quali il Green Carpet Challenge e i Green Carpet Fashion Awards, supportati da personaggi famosi come Meryl Streep, Cameron Diaz e Stella McCarteny.

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