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A Perugia si prepara il nuovo ingegnere botanico

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Creato un nuovo Master a Perugia per preparare “l’ingegnere botanico” figura professionale che sappia applicare le nozioni del verde all’ambito urbano. Iscrizioni entro l’8 gennaio. Previste borse di studio

La gestione professionale del verde urbano ha indotto l’Università degli Studi di Perugia a creare un master di primo livello di 1.600 ore in Management dedicato alle opere per la tutela ambientale e del verde. Un ingegnere botanico, insomma.

Supportato dall’Associazione nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (Dica) la professionalità che si otterrà frequentando il master è quella di un manager specializzato in botanica applicata all’allestimento e gestione delle infrastrutture verdi, meccanizzazione e contabilità dei cantieri e sicurezza sul lavoro, allestimento e gestione del cantiere, interventi di ingegneria naturalistica, analisi del progetto piani e tecniche di realizzazione e anche in gestione degli appalti pubblici.

Le normative ambientali sono, ovviamente, tra i primi rudimenti del corso che terminerà con uno stage professionale presso imprese edili o amministrazioni pubbliche.

Le domande di partecipazioni dovranno essere presentate entro e non oltre l’8 gennaio 2021 seguendo le indicazioni pubblicate sul sito dell’Università di Perugia.

Per accedere al master sarà necessario aver conseguito almeno una laurea triennale nelle seguenti facoltà: Ingegneria ambientale, Scienze Forestali, Scienze Agrarie, Biologia, Scienze e Tecnologie Naturalistiche e Ambientali, Economia Aziendale, Ingegneria Gestionale, Architettura e Design, Tutela dei beni Culturali.

Il numero minimo di allievi ammessi al master è di 12 fino a un massimo di 25 e il costo di iscrizione ammonta a 2.500 euro, ma sono previste borse di studio per gli allievi più meritevoli alla prova di selezione.

Il Master gode anche degli importanti patrocini del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’Ispra, dell’Associazione Nazionale Vivaisti esportatori, dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici pubblici giardini, di Confindustria – Cisambiente e dell’European Landscape Contractors Association.

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