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L’abc della moda Sostenibile

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4sustainability certificazioni sostenibilità

Ecco una rassegna delle azioni e certificazioni che accompagnano il settore della moda a ottenere il bollino della Sostenibilità, tra cui il nuovo 4sustainability di Process Factory

Un anno fa, in occasione del G7 a Biarritz, veniva creato The Fashion Pact, una coalizione di aziende attive nel settore della moda e, più in generale, del tessile, con l’obiettivo di impegnarsi in modo propositivo e concreto nel raggiungimento di tre macro obiettivi legati alla Sostenibilità: arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.

L’iniziativa, promossa dal presidente francese Emmanuel Macron, in un anno ha visto raddoppiare il numero di aziende che hanno sottoscritto il patto, passate da 32 a 60, in rappresentanza di oltre 200 brand tra prèt-à-porter, lifestyle, lusso e sport.

Ai sottoscrittori del patto è chiaro che tali obiettivi si raggiungono attraverso un modus operandi organizzato che coinvolge tutta la catena del valore, con l’inclusione quindi di fornitori e di distributori.

Per il raggiungimento di ognuno dei tre obiettivi sono stati ingaggiati partner tecnici specialisti delle singole tematiche: 2050 e Systemiq per il clima, Conservation International per la biodiversità e (Re)Set per la protezione degli oceani.

Con tali partner è stato fatto un lavoro di approfondimento che ha portato all’identificazione e alla declinazione di obiettivi più specifici e circoscritti, a cui far seguire un processo di ricerca di proposte e soluzioni innovative.

Considerata la complessità del tema, The Fashion Pact ha inoltre costituito una struttura di governo del progetto e si è fatto affiancare dalla società di consulenza direzionale The Boston Consulting Group, in modo da identificare il framework metodologico più appropriato, definire le priorità di intervento e costruire un sistema di reporting e di indicatori per misurare, in itinere, il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

In sede di divulgazione dell’iniziativa, i Ceo delle aziende aderenti hanno sintetizzato lo spirito del progetto con una serie di parole chiave: solidarietà, cooperazione, azione ma, soprattutto, la forza che deriva dall’essere uniti e dall’agire in modo compatto verso il traguardo stabilito.

Accanto a The Fashion Pact esiste un’altra realtà attiva nel settore fashion: 4sustainability, il marchio di garanzia della moda sostenibile ideato da Process Factory, società di consulenza specializzata in soluzioni integrate per lo sviluppo di aziende private e pubbliche amministrazioni.

Obiettivo di 4sustainability è attestare l’adesione, da parte delle aziende appartenenti ai settori del fashion e del luxury, a un percorso di Sostenibilità. I fattori che contraddistinguono questa iniziativa sono:

  • un sistema unico di garanzia, conforme alle principali iniziative e certificazioni internazionali per la sostenibilità del comparto moda
  • un’unica certificazione invece di un insieme disgiunto di attestati e certificati
  • un metodo a supporto per la realizzazione di progetti concreti e integrati, orientati a un percorso di miglioramento continuo e accompagnato da strumenti operativi e indicatori quantificabili
  • per i brand, un’evidenza certa della sostenibilità della filiera
  • per la filiera, uno strumento di comunicazione attendibile

La roadmap messa a punto da 4sustainability punta a una serie di iniziative integrate, riassumibili in sei filoni principali di attività:

  • materials, punto di partenza di ogni progetto, le materie prime. La sostituzione graduale delle materie prime tradizionali con alternative sostenibile e la progettazione ex novo di collezioni con materiali sempre più green diventano un must irrinunciabile per avviare in modo efficace l’intero processo di trasformazione
  • chemical management, ovvero riduzione graduale, fino all’eliminazione, di sostanze chimiche nocive impiegate nel processo di produzione e di trasformazione dei materiali
  • trace, ovvero optare per la tracciabilità e la trasparenza nelle varie fasi di processo, per assicurare la conformità nei confronti delle normative e degli standard internazionali, migliorando così la gestione dei rischi operativi
  • people, la Sostenibilità è realizzata dalle persone. Una cultura aperta, che valorizzi il senso di appartenenza e la crescita professionale è sempre di più un elemento distintivo su cui competere e con cui rafforzare la reputazione aziendale
  • planet, l’industria della moda ha un impatto ambientale molto elevato in termini di consumo di risorse idriche ed energetiche. Servono azioni concrete per invertire questa tendenza, prime tra tutte una valutazione iniziale, dati alla mano, dell’impatto generato sull’ambiente, a cui far seguire la definizione di azioni mirate
  • recycle, sostituire un modello di consumo di tipo lineare a un approccio che implichi la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali utilizzati nella creazione degli indumenti

Ma la cartina tornasole di come si sta muovendo il comporta della moda sulla strada della Sostenbilità ce la dà una ricerca condotta da Hakan Karaosman, ricercatore e docente universitario, dal titolo Reset Fashion: fashion’s responsible and efficient transformation. E da qui si capisce che la strada è ancora lunga

La ricerca, realizzata dall’University College Dublin con la collaborazione di Process Factory, mostra – infatti – un settore ancora guidato da principi orientati all’individualismo e alla creazione di profitto come obiettivo principale, messa a dura prova dalle conseguenze generate dalla pandemia.

In questo contesto, però, spiccano alcune realtà maggiormente coraggiose che stanno puntando su creatività e innovazione per uscire da questa situazione di crisi generalizzata.

Si tratta quindi di brand proattivi, capaci di rispondere alla situazione attuale di forte difficoltà con atteggiamenti collaborativi e propositivi che hanno già generato interessanti e nuove opportunità di sviluppo sostenibile.

Bisogna quindi dare spazio e visibilità a queste aziende per poter costruire un sistema della moda più resiliente e più responsabile.

Chiara Guizzetti Chiara Guizzetti: laureata in economia, lavora in Adfor come referente per l’area Internal Audit e Compliance (consulenza, formazione aziendale e universitaria). Crede nel valore dell’etica, della sostenibilità e del network tra persone e imprese. Appassionata di pilates e corsa | Linkedin
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