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Stati d’animo positivi: ecco come riconoscerli nei Pets

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Fusa e scodinzolio del cane spesso vengono fraintese: non sono simbolo di felicità, bensì di atteggiamenti rassicuranti. Lo spiega Marcello Raspa del Cnr

Quando si vive con un animale ci si chiede se è felice, se la vita che fa con noi è soddisfacente o se deve troppo adeguarsi al nostro stile di vita e alle nostre abitudini.

A questa domanda non c’è una risposta sicura. Possiamo valutare il benessere del nostro amico, se è in salute, se è sereno ma non potremo mai stabilire il suo livello di felicità. D’altronde il concetto di felicità è difficile da individuare anche in noi stessi e nei nostri simili.

Negli animali individuiamo atteggiamenti positivi, per esempio quando giocano e quando corrono con i loro simili o quando si godono le nostre coccole.

Ma come spiega Marcello Raspa dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare (Ibbc) del Cnr non si può parlare di vera e propria felicità, bensì di stati d’animo positivi: “A oggi non esistono parametri di ricerca adeguati per stabilire se gli animali siano felici: gli unici aspetti positivi scientificamente misurabili sono il loro benessere e il loro stato di salute. Al contrario, molti sono i dati sui sentimenti negativi, come la sofferenza e la paura.

Secondo Raspa fraintendiamo le fusa e lo scodinzolio del cane, cui attribuiamo manifestazioni di felicità, ma che in realtà sono atteggiamenti rassicuranti che gli animali compiono verso il capobranco che li nutre.

L’emotività ci rende simili

Un recente studio condotto dalla Queen’s University di Belfast e pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B è arrivato alla conclusione che gli animali sono in grado di sperimentare emozioni simili a quelle degli esseri umani, esibendo stati d’animo positivi in caso di successo e una condizione simile al pessimismo in caso di sconfitta.

Il team di ricerca ha scoperto anche che gli stati d’animo negli animali possono svolgere un ruolo fondamentale nel loro processo decisionale e che le loro emozioni influenzano anche la cognizione e il comportamento non strettamente correlati.

Sono dati importanti perché considerare l’aspetto emotivo nello studio del comportamento animale può aiutare a misurare e migliorare i loro stati emotivi e il loro benessere.

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