Adottate due misure per diminuire le polveri sottili: Area C a orario rimodulato e abbassamento delle temperature in abitazioni e luoghi pubblici. Intanto si fa il censimento delle stufe e dei caminetti. Basterà?
Da mercoledì 24 febbraio Milano torna a riadottare l’Area C. Sono stati scelti però dei nuovi orari: 10/19:30. In questo modo il Comune prova a limitare l’inquinamento dell’aria che è calato sulla città in questi mesi di pandemia, dove la voce del traffico veicolare pesa sul superamento dei livelli di Pm10 e NO2.
Milano, infatti, è in coda: le auto si incanalano in ogni via. Le biciclette – comunque diminuite a causa delle temperature che non invitano a usarle – dribblano ostacoli sulle piste ciclabili, invase spesso dalle auto parcheggiate in seconda fila.
D’altra parte c’è la necessità di evitare il sovraccarico di passeggeri sulle linee di trasporto pubblico nella fascia oraria 8-9, a oggi quella maggiormente sollecitata e a rischio di saturazione.
Il costante aumento del traffico veicolare registrato nelle ultime settimane, +19% di ingressi di auto in città rispetto al periodo pre-Covid, ha determinato un innalzamento delle polveri sottili e per questo si ritiene necessario adottare provvedimenti di contenimento della congestione causata dai veicoli privati.
Inoltre, a partire da oggi è fortemente raccomandato ai cittadini e alle attività lavorative e commerciali di abbassare di un grado la temperatura in abitazioni, luoghi di lavoro, esercizi commerciali.
In considerazione della situazione pandemica e dello scenario instabile sulla Lombardia, la riattivazione in questa forma di Area C è fissata fino al 31 marzo 2021, data di conclusione delle misure ambientali dell’accordo tra le Regioni del bacino padano.
Intanto, il Comune ha deciso anche di realizzare un censimento per localizzare stufe, camini o forni a legna presenti negli immobili privati o nelle attività, per questo è necessario registrare il proprio apparecchio entro il prossimo 1° marzo in un database accessibile via internet dal sito del Comune.
Il Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 19 novembre introduce due censimenti obbligatori: il primo è rivolto ai proprietari di attività produttive alimentari e di ristorazione, che fanno uso di biomassa come legna da ardere, pellet etc. che dovranno fornire informazioni relative al tipo di apparecchio utilizzato; il secondo è rivolto ai proprietari di immobili, che dovranno registrare i propri apparecchi di riscaldamento domestico localizzato, per esempio le stufe se alimentate a gasolio, legna da ardere, carbone di legna, biomasse combustibili o biodiesel.
In caso di nuove attività di ristorazione che facciano uso di biomassa, invece, l’impianto andrà registrato entro 30 giorni dalla data di presentazione della SCIA.
Per maggiori informazioni sul Regolamento Aria e per registrare il proprio impianto è possibile accedere e registrarsi a partire da questo link
Tra le principali fonti emissive di polveri nocive per la salute dei cittadini, come il PM 10 o il biossido di Azoto vi è la combustione dovuta a pizzerie con forno a legna, la combustione da impianti termici alimentati a legna e simili, la combustione da utilizzo di stufe, caminetti e cucine in ambito residenziale che si aggiungono ad altri fattori come il trasporto su strada di veicoli a motore, la combustione da impianti termici, residenziali e commerciali alimentati a metano o gasolio, i processi produttivi, la produzione di energia, la combustione nelle industrie, la combustione di tabacco, i fuochi d’artificio etc.
A questo proposito che l’articolo 3 del Regolamento prevede il divieto di nuove installazioni di impianti a gasolio e biomassa (minori di 3MW), nonché il divieto di utilizzo di gasolio e di biomassa, quest’ultime solo per impianti installati da più di 10 anni, a partire dal 1° ottobre 2022.