In Piemonte è in corso una guerra contro i lupi. In Trentino la lotta è contro gli orsi. Anziché allearci con la natura e rispettarla, la consideriamo un problema e cerchiamo le strade più facili e sbrigative per risolverlo: ma gli animali selvativi hanno diritto al loro habitat
L’associazione Lndc Animal protection chiede di intervenire per tutelare i lupi e garantire ai territori uno sviluppo sostenibile, così come Eleonora Evi si associa alla proposta di Brigitte Bardot per trovare soluzioni civili per la convivenza con gli orsi
Sembra proprio che non riusciamo ad accettare che gli animali selvatici abbiano diritto come noi a vivere su questa terra. Non capiamo che a causa nostra si stanno allontanando dai loro habitat naturali per cercare di sopravvivere, vittime anche loro dei cambiamenti climatici e degli stravolgimenti degli equilibri che ne derivano.
In Trentino la grande minaccia sono gli orsi, oggi relegati nel vergognoso recinto del Casteller; in Piemonte in questi giorni è guerra dichiarata ai lupi.
Il presidente del Parco Alpi Cozie, Mauro Deidier a fine gennaio ha inviato una lettera al direttore del Parco Alpi Marittime, ente capofila del progetto Life Wolfalps, finanziato dall’UE per proteggere i lupi, auspicando un intervento decisivo, ovvero abbattere i lupi come è stato fatto in Francia un paio di anni fa, quando sono stati uccisi circa un centinaio di lupi che attaccavano i greggi.
L’associazione Lndc Animal Protection ha preso una posizione decisa su questo tema: “Natura, animali ed economia possono e devono convivere in modo sinergico ed equilibrato, questo dovrebbe essere l’obiettivo, primo e ultimo, di chi guida un ente atto alla tutela di parchi naturali e aree protette – dichiara Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection, in una nota ufficiale in risposta alla posizione assunta del neo-presidente Deidier sulla questione – Ci aspettiamo soluzioni civili e al passo con i tempi, capaci di conservare la natura, proteggere gli animali e garantire uno sviluppo sostenibile ai territori. Ci aspettiamo tutto ciò che il nuovo presidente del Parco Alpi Cozie non sta facendo, come si evince dalle dichiarazioni e dalle lettere decisamente inadeguate e incapaci di fare incontrare tutela dell’ambiente e interessi di categorie e cittadini“.
Ci sono leggi regionali, nazionali e programmi europei a tutela degli animali selvatici che vanno rispettate.
Sempre in Piemonte si parla di emergenza lupi nell’ovadese. I lupi scendono in collina e nelle aree della pianura e sembra che la loro presenza sia triplicata negli ultimi tre anni, tanto che il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, ha chiesto al Consiglio regionale piemontese di intervenire con “azioni di contenimento“, anche in questo caso abbattimenti, per proteggere agricoltori e allevatori a cui sono destinati fondi per il risarcimento.
Dopo i ripetuti attacchi da parte dei cinghiali e i danni causati dai caprioli, anche i lupi minacciano le attività dell’uomo, aggiunge Coldiretti, che ammette che le prede naturali dei lupi sono i cinghiali, ma che gli animali selvatici si avvicinano sempre di più ai centri abitati.
Addirittura Coldiretti Alessandria punta il dito contro ambientalisti e animalisti che secondo loro, invece di garantire la preservazione dei lupi, rendono insostenibile la convivenza.
La soluzione proposta? La più semplice e sbrigativa: abbattere gli animali, senza cercare e capire le cause alla base di questo squilibrio che si sta verificando nella natura.
E nemmeno gli orsi se la passano bene
Detenuti nel recinto del Casteller in Trentino, anche gli orsi sono al centro di numerose polemiche. La settimana scorsa Brigitte Bardot, attivista per i diritti degli animali, ha chiesto a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento che ha dichiarato di prendere in considerazione la proposta, di trasferire tre orsi in un rifugio, situato in una vasta area in Bulgaria all’interno di una foresta con radure, stagni per nuotare e tane per il letargo che la sua Fondazione gestisce in collaborazione con l’associazione austriaca Vier Pfoten.
Agli appelli si aggiunge anche quello di Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi e vicepresidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali, che ha indirizzato una lettera a Fugatti per chiedere l’immediato rilascio degli orsi prigionieri al Casteller.
Questi orsi, ha spiegato Evi, sono rinchiusi in piccole gabbie da cui possono uscire solo un’ora al giorno e, secondo un sopralluogo dell’Ispra, sono bombardati da psicofarmaci: “Rinchiudere degli esemplari di una specie tanto minacciata nelle condizioni poste in risalto dalle immagini recentemente pubblicate – ha aggiunto Eleonora Evi – non può essere certo considerata la soluzione adeguata ai conflitti che hanno determinato la cattura degli animali. Voglio ricordare che sono state sviluppate e testate tecniche altamente efficaci, in gran parte grazie ai fondi Europei, per ridurre al minimo i conflitti tra grandi carnivori e l’uomo. Inoltre, le nuove norme della Commissione Europea in materia di Aiuti di Stato nel settore agricolo consentono all’Italia di risarcire completamente gli agricoltori per i danni causati da animali protetti, come gli orsi, e di rimborsare completamente i costi degli investimenti effettuati per evitare tali danni, come l’installazione di recinzioni elettriche o l’acquisto di cani da guardia. Lavorare con un approccio ex-post è non solo fallimentare, ma seriamente rischioso per la sicurezza dei cittadini“.
La pandemia ci sta dicendo di cambiare rotta e di iniziare a rispettare la natura e tutti coloro che la abitano. Ogni specie è necessaria e ha diritto alla vita e al proprio habitat.