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L’innovazione tecnologica al servizio della mobilità

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movyon - autostrade tech

Autostrade Tech si evolve in Movyon per portare innovazione tecnologica nella mobilità autostradale e urbana: sicurezza, efficienza, comfort e gestione intelligente delle risorse condivise

Cresce la richiesta di una mobilità più sostenibile nel nostro Paese e la via tecnologica è l’unica percorribile per risolvere il problema. Naturalmente non ci riferiamo soltanto alla tecnologia necessaria per migliorare i motori e cambiare il paradigma propulsivo – dal termico a un sistema energeticamente meno impattante e, possibilmente, tendente alla neutralità.

Molto più impegnativa la sfida di gestione della mobilità nel suo complesso, indipendentemente dal modo in cui saranno alimentate i mezzi di trasporto – pubblici e privati.

La mobilità del futuro sarà certamente più intelligente dell’attuale – si stima che in Italia, nel 2023, quasi 13 milioni di automobili saranno connesse alla rete – e avrà forti interazioni con il digitale.

Uno scenario digitale che sarà sempre più importante, tanto che nel 2025 saranno più di 39 miliardi i dispositivi connessi di ogni genere. La tecnologia dovrà quindi aiutare le persone a vivere meglio, ma anche a gestire sempre più efficientemente questo flusso enorme di veicoli, che invaderanno soprattutto le nostre città.

Da qui nasce la mission di Autostrade Tech, società nata da Austostrade per l’Italia nel 2009 per lo sviluppo di tecnologie per la mobilità innovativa.

Una realtà che conta oggi 150 dipendenti altamente qualificati – l’80% sono ingegneri, fisici e matematici con età media di 40 anni – che utilizzano l’enorme “laboratorio a cielo aperto dell’infrastruttura di Autostrade per l’Italia” – ci tiene a dire l’amministratore delegato di Autostrade Tech Lorenzo Rossi, per sviluppare, affinare e migliorare le tecnologie di gestione della mobilità.

La società, presentando il nuovo piano industriale fino al 2024, ha anche annunciato il cambio di nome in Movyon, a testimonianza di un rinnovato impegno verso la creazione di progetti e tecnologie per una mobilità innovativa e sempre più al servizio dei cittadini.

Oggi l’azienda processa, ogni anno, circa 1 miliardo di transazioni ricevendo dati da oltre 4.000 telecamere presenti sulle tratte autostradali, da 1.000 tutor e da oltre 10.000.000 di apparati di bordo che operano in tutta Europa.

Ma domani Movyon si propone di fare molto di più, cominciando dalla ricerca scientifica a cui verranno destinati con il piano industriale appena presentato 25 milioni di euro per progetti di open innovation aperti a università, centri di ricerca e startup innovative.

Una vision che punta a fornire valore ai territori, a sviluppare soluzioni per il benessere e la sicurezza dei viaggiatori della rete autostradale e per una migliore gestione delle città italiane ed europee – come racconta il payoff della nuova società, appositamente scelto in inglese: tech for the future.

Innovazioni che verranno sviluppate in sei differenti filoni.

Iniziando dalla gestione delle infrastrutture, con il progetto Argo già in fase avanzata di sperimentazione che prevede la digitalizzazione delle ispezioni infrastrutturali della rete autostradale.

In aprile, in Liguria, sarà completata la scansione di 142 ponti e viadotti con droni e laser lidar per creare un “digital twin“, un modello digitale identico a quello reale, su cui applicare modelli di intelligenza artificiale per fare analisi e individuare eventuali problemi o difetti strutturali.

Per proseguire con il safety management, ovvero soluzioni di prevenzione e di gestione della sicurezza degli automobilisti, che prevedono il tracciamento dei percorsi delle merci pericolose segnalandone la presenza ai viaggiatori, misurando costantemente il livello di sollecitazione delle infrastrutture, utilizzando i radar per fare rilevazioni di incidenti e di rallentamenti a scopo preventivo.

Traffic management in ambito urbano ed extra urbanoprevedendo soluzioni di tariffazione dinamica, in grado di elaborare, sulla base dei percorsi degli automobilisti e sugli eventuali ritardi e rallentamenti subiti a causa di lavori o di incidenti, rimborsi da concedere.

Soluzioni di smart tolling, rinnovando gli impianti di pagamento del pedaggio per rendere l’esperienza ancora più semplice, anche attraverso sistemi di pagamento contactless e con il rifacimento delle segnaletiche e dei pannelli informativi, alimentati attraverso impianti fotovoltaici.

Rendere effettiva la creazione di smart road con l’abilitazione di dispositivi vehicle to road per comunicare con i velicoli a guida autonoma in tempo reale, ma anche per aumentare la sicurezza e migliorare l’esperienza di viaggio – per esempio attraverso aree di servizio intelligenti che permettano di prevedere i flussi di congestione delle piazzole di sosta, delle aree bagni, ma anche di prenotare la colonnina di ricarica elettrica.

Infine teecnologie per abilitare le smart cities attraverso il monitoraggio delle infrastrutture urbane, la gestione e l’ottimizzazione dei flussi di traffico, la regolamentazione dell’accesso ai centri urbani di mezzi di trasporto merci, il monitoraggio dei cassonetti dell’immondizia, la disponibilità di parcheggi e la lotta alle doppie file, attraverso moderne control room.

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