Movimentano tonnellate di capi all’anno e con le loro scelte possono contribuire al cambiamento di uno dei settori più impattanti al mondo: sono i marchi della moda che vendono online e che si stanno dando una mossa
La corsa verso la Sostenibilità dei big delle vendite online, iniziata già da alcuni anni, non si ferma. Se da un lato questa tipologia di distribuzione favorisce la corsa agli acquisti attraverso prezzi scontati, promozioni, facilità di restituzione, dall’altro si sta impegnando per ridurre l’impatto del settore sull’ambiente.
Un cambiamento importante poiché queste aziende entrano nelle case di milioni di persone e possono contribuire a sviluppare maggiore consapevolezza nei consumatori, soprattutto nei più giovani.
Bonprix, l’e-commerce internazionale tedesco specializzato nella vendita di abbigliamento e articoli per la casa ha rafforzato il proprio impegno per adeguarsi agli standard del Green Deal. Gli obiettivi sono ambiziosi: entro il 2025 il 70% dei prodotti sarà sostenibile per arrivare al 100% nel 2030 data in cui si prefigge di diventare anche CO2 neutrale.
Per Bonprix Italia la società di consulenza Bearing Point ha ideato una soluzione per misurare l’impronta aziendale di carbonio nell’ambiente e per diffonderne i risultati in maniera trasparente.
“Vogliamo essere sostenibili non solo per quello che vendiamo, ma anche per come lo vendiamo. L’Unione Europea ci impone di diventare neutrali entro il 2050, ma per noi di bonprix questo è un obiettivo più urgente, su cui avevamo deciso di investire tempo e risorse già da tempo e quindi partiremo a breve con il progetto pilota in Italia, di cui sono particolarmente orgoglioso” ha affermato Stephan Elsner, direttore generale bonprix Italia.
Negli ultimi mesi bonprix ha scelto di ampliare la sua gamma prodotti certificati vegani contrasseganti dall’etichetta Peta-Approved-Vegan al 75% del suo assortimento di scarpe e al 95% di borse.
Inoltre molti prodotti sono realizzati con materiali vegetali come Lyocell, Tencel o Modal, o con materiali riciclati da Pet e in poliestere riciclato. Nel 2021 si aggiungono 160 articoli sostenibili per neonati.
Moda circolare
Ed è sempre tedesco l’altro colosso delle vendite online, Zalando, che aderendo alla rete mondiale per l’economia circolare promossa dalla Ellen McArthur Foundation ha preso impegni precisi per promuovere e sviluppare la sostenibilità nella sua attività.
Già da qualche anno l’azienda ha intrapreso la strada verso la sostenibilità. Nel 2019 ha esteso il ciclo di vita di un milione di articoli di moda grazie all’app Zalando Zircle, per la vendita e l’acquisto di abbigliamento di seconda mano che si può trovare anche sulla piattaforma nella categoria Pre-owned.
Zalando inoltre sostiene diverse iniziative come alcune capsule collection e collaborando con diversi attori sulla scena internazionale impegnati nella promozione dello sviluppo della moda circolare e sostenibile.
Entro il 2023 l’azienda vuole contribuire alla circolarità progettando i propri imballaggi in modo da minimizzare gli sprechi, recuperando i materiali ed eliminando l’uso di plastica monouso.
Le confezioni e i pacchi di Zalando sono prodotti con il 100% di cartone riciclato, mentre le beauty bag sono al 100% in carta riciclata.
Anche il player dell’e-commerce made in Uk, Asos, partecipa all’iniziativa Make Fashion Circular della Ellen MacArthur Foundation. Nel 2010 ha lanciato la Green Room, una sezione dedicata esclusivamente a marchi di moda etici e sostenibili e nel 2019 ha aggiunto una selezione etica che comprende capi ottenuti dal riciclo di plastica e rifiuti, fibre e tessuti sostenibili.
Lusso ed etica
Uno dei pionieri della sostenibilità nel mondo della moda online è l’italiana Yoox che già dal 2009 in occasione della Giornata della Terra aveva lanciato Yooxygen, piattaforma dedicata alla moda e agli accessori sostenibili.
Dal 2015 Yoox fa parte di Re100, gruppo che raccoglie le aziende più influenti al mondo impegnate a usare energia rinnovabile al 100%.
Con Yoox net-a-porter, fondata nel 2015, l’azienda si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 presentando step precisi entro il 2030 con l’obiettivo di diventare Planet Positive.
Sono 19 gli elementi chiave su cui si basa la strategia di sostenibilità di Yoox fra cui: utilizzo di packaging sostenibile, riduzione delle emissioni di anidride carbonica e utilizzo di energia rinnovabile, buying e sourcing responsabile, diversità e inclusività.
Inoltre Yoox finanzia progetti di compensazione certificati in altre comunità. Un esempio è il contributo alla compensazione di emissioni del socio Richemont, colosso svizzero del lusso con sede a Ginevra, che supporta il progetto Redd+ lungo il fiume Zambesi in Africa.
Un progetto che tutela le foreste garantendo un finanziamento costante alle comunità locali, a patto che la foresta circostante venga preservata.