È quanto promette la Waste recovery technology brevettata da Themis. A Faenza un nuovo impianto entrerà in azione a breve
Entrano fanghi ed esce acqua riutilizzabile. È quello che promette la Waste recovery technology della Themis che produce impianti di trattamento reflui e fanghi industriali.
In pratica questa tecnologia sfrutta un processo di separazione sotto vuoto di molecole di acqua dagli scarti industriali e dal recupero della stessa a mezzo di sistemi complementari di trattamento e filtrazione.
L’impatto, assicurano in Themis è pari a zero, basse le temperature richieste e limitati anche i costi. Anche se alla base c’è lo zampino dell’intelligenza artificiale.
Themis, azienda di Legnano che recentemente si è trasformata in Spa, ha appena concluso la sottoscrizione di un contratto per la costruzione di un impianto Wrt con Faenza Depurazioni , Gruppo Industriale Tampieri Financial Group attivo nella produzione di oli vegetali ed energia.
L’impianto gestirà circa 10.000 ton/anno di rifiuto, riducendone lo stesso del 60% e restituendo all’ambiente 4.000 mc/anno di acque di processo completamente riutilizzabili.
Ma dove può dare il meglio di sé la tecnologia brevettata da Themis? L’abbiamo chiesto a Michele Romanò, Ceo di Themis.

Il meglio di sé, la nostra tecnologia lo dà quando viene installata in siti industriali di produzione ove sono presenti perdite di calore e inefficienze impiantistiche.
La macchina , sfruttando un sistema di intelligenza artificiale, riesce a ottimizzare le risorse termiche disponibili, differentemente disperse, al fine di trasformare e ridurre il rifiuto a mezzo delle stesse, a titolo gratuito con una importante riduzione di costi.
Quanti impianti avete già costruito? Con che capacità e a che costo medio?
Sono stati venduti a oggi 3 impianti industriali, con costo medio pari a 1,3 milioni di euro per singolo impianto. Con una capacità che varia da 5.000 a 1.000 ton/anno di rifiuti trattati.
Come e in che misura si ottengono i certificati bianchi con il vostro processo di gestione?
I certificati bianchi si ottengono grazie all’utilizzo dei cascami di calore disponibili da processi inefficenti o che prevedono la dissipazione del calore .
In cosa vi differenziate veramente dai vostri concorrenti?
Il nostro processo è in grado di disidratare il prodotto a valori di secco non raggiungibili dalle comuni tecnologie ed è in grado di realizzare sottoprodotti opportunamente sviluppati dal R&D division di Themis.
La tecnologia è trasversale e può essere utilizzate in tutti i settori ove ci sia la produzione di un refluo, sia liquido che solido.