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Il turismo europeo ai blocchi di partenza: da giugno viaggi più sicuri con il Green Pass

green pass europeo

Il Consiglio europeo e gli Stati membri stanno discutendo come rendere operativo il Green Pass, ovvero il Certificato Eu Covid-19: cerchiamo di capire come si potranno pianificare al meglio e con minore stress i futuri viaggi

Tra tamponi, lockdown e isolamenti ora c’è tanta voglia di tornare a viaggiare. La stagione delle vacanze è nell’aria e il pensiero di un’ulteriore decrescita del turismo, incombe, in particolare in Europa, dove molti Paesi ne dipendono economicamente, come l’Italia.

Per Bruxelles non potrà esserci una vera ripartenza, anche economica, senza un sostegno concreto al comparto turistico, che copre oltre il 10% del Pil dell’Unione europea.

Con la risoluzione su una Strategia per il turismo sostenibile, approvata dal Parlamento europeo, sono quindi stati incentivati i 27 Paesi Ue a includere nuovi aiuti al settore turistico, nei propri Piani di ripresa e resilienza.

Ma da quando ripartirà il turismo? Quali saranno le regole? Quali saranno i Paesi dove si potrà andare?

La luce fuori dal tunnel la si potrebbe vedere dal prossimo mese di giugno, quando sarà attivo il green pass europeo, che si chiamerà Certificato Eu Covid-19.

Sarà un documento che faciliterà il diritto alla mobilità e alla circolazione, sancito dall’Unione europea e avrà una durata di 12 mesi e comunque fino a quando l’Oms dichiarerà conclusa l’emergenza sanitaria.

Viaggi più sicuri e sostenibili con il green pass europeo?

Segnati profondamente dalla diffusione del virus, ora si punta a un turismo più sicuro e più sostenibile e l’Europa individua quindi dei criteri comuni per viaggiare in sicurezza.

Viaggiare nel 2021 quindi non sarà impossibile, ma bisognerà essere molto più preparati di prima. Nell’attesa dei risultati dei negoziati tra il Parlamento europeo, il Consiglio e gli Stati membri, per raggiungere l’accordo che renderà prossimamente operativo il Certificato Eu Covid-19, cerchiamo di capire come pianificare al meglio e con minore stress i nostri futuri viaggi.

Decisa la meta, con chi andarci e cosa mettere in valigia, bisogna ottenere il Certificato Eu Covid-19, che sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità sanitarie locali e sarà disponibile sia nel formato digitale, App e un Qr code, sia nella versione cartacea.

Entrambe le versioni disporranno di un codice Qr contenente le informazioni essenziali e di un sigillo digitale per garantire l’autenticità del certificato. Il certificato oltre a essere disponibile in lingua inglese, in Italia lo sarà naturalmente in lingua italiana e in tedesco per la Provincia Autonoma di Bolzano.

Chi potrà ottenere il green pass?

Il documento sarà  rilasciato ai cittadini europei e ai propri familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità, ai cittadini dei Paesi terzi che risiedono in Europa e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri.

In quali Paesi potremo viaggiare? Il certificato permetterà di viaggiare tra i Paesi membri del’Ue, oltre che in Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

Resta comunque la competenza esclusiva dei singoli Stati membri di stabilire i requisiti sanitari per concedere l’ingresso ne proprio territori di competenza. L’Europa infatti, legifera delle raccomandazioni, ma non può imporre delle regole di carattere sanitario.

E se volessimo pianificare un viaggio extra-europeo? Chi vorrà spostarsi fuori dai confini dell’Ue dovrà rispettare le norme previste dal Paese dove si recherà, con eventuali divieti o restrizioni alla possibilità di entrata o di uscita.

Bruxelles sta costantemente aggiornando la lista dei Paesi extra-europei ai quali si applica il sistema di certificazione e che riconosceranno la validità del certificato in base a specifici accordi con l’Europa.

Come funzionerà? Al momento dell’eventuale controllo del certificato, si scansionerà il  QR e ci sarà la verifica dell’autenticità della firma

La Commissione europea creerà un gateway, mediante il quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l’Ue. I dati personali codificati nel certificato, nel rispetto della privacy, non passeranno attraverso il gateway.

La Commissione europea aiuterà inoltre gli Stati membri a sviluppare un software per controllare i codici QR. Buon viaggio a tutti, cari lettori!

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