In occasione delle riaperture nazionali, apre le porte a Giugno l’Oasi Ca’ Granda nelle zone dell’Adda e del Ticino, nei pressi di Milano. E’ la prima oasi rurale italiana, andiamo a conoscerla
C’è voglia di ripartire, non soltanto per l’aspetto economico, anche per quello socio-culturale. I musei, le mostre e i cinema hanno riaperto e finalmente si torna a respirare aria di cultura e visto l’arrivo della bella stagione, si tornerà a respirare all’aria aperta.
Proprio in questo contesto di riapertura alla vita, alla cultura e alla natura il 19 e 20 Giugno si aprono le porte dell’Oasi Ca’ Granda che si estende lungo un percorso, poco conosciuto, immerso nella natura alle porte di Milano.
Le attività sono numerose, vagare tra i campi, assaporare la cucina tradizionale in agriturismi e trattorie tipiche, acquistare prodotti della terra a km0, conoscere la flora e la fauna della zona e volare in mongolfiera sulle pianure meneghine.
Per gli amanti della storia, lungo l’itinerario saranno segnate abbazie, monasteri, castelli, cascine e borghi che popolano l’area dal Ticino all’Adda.
Per gli sportivi, i percorsi sono numerosi sia per gli amanti delle camminate che per i ciclisti. Ci saranno anche eventi dedicati all’equitazione e avventure in canoa lungo i corsi d’acqua.
Insomma, ce n’è per tutti. Ma non finisce qui, perché oltre a valorizzare il patrimonio del territorio milanese, la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda vuole offrire possibilità di formazione ai più piccoli attraverso laboratori didattici e campus.
Una bella iniziativa per permettere a grandi e piccoli di scoprire e riscoprire un territorio lasciato in disparte dalla metropoli e i suoi grattacieli. La Fondazione Ca’ Granda si fa promotrice di un fondamentale messaggio, guardare al futuro valorizzando la storia e le culture del nostro patrimonio socio-ambientale.
Se guardiamo alla storia dell’ospedale Ca’ Granda, nato nel 1456, da sempre la sua missione è stata accogliere e curare tutti, partendo dai più fragili. Per questo ora più che mai questa missione si dirama anche sull’aspetto sociale per aiutare tutti, grandi e piccoli, a superare la terribile cicatrice della pandemia.
(Testo redatto da Filippo Casè)