Home Eco Lifestyle Un’oasi da scoprire alle porte di Milano

Un’oasi da scoprire alle porte di Milano

oasi ca' granda
Foto di pixabay

In occasione delle riaperture nazionali, apre le porte a Giugno l’Oasi Ca’ Granda nelle zone dell’Adda e del Ticino, nei pressi di Milano. E’ la prima oasi rurale italiana, andiamo a conoscerla

C’è voglia di ripartire, non soltanto per l’aspetto economico, anche per quello socio-culturale. I musei, le mostre e i cinema hanno riaperto e finalmente si torna a respirare aria di cultura e visto l’arrivo della bella stagione, si tornerà a respirare all’aria aperta

Proprio in questo contesto di riapertura alla vita, alla cultura e alla natura il 19 e 20 Giugno si aprono le porte dell’Oasi Ca’ Granda che si estende lungo un percorso, poco conosciuto, immerso nella natura alle porte di Milano. 

Le attività sono numerose, vagare tra i campi, assaporare la cucina tradizionale in agriturismi e trattorie tipiche, acquistare prodotti della terra a km0, conoscere la flora e la fauna della zona e volare in mongolfiera sulle pianure meneghine. 

Per gli amanti della storia, lungo l’itinerario saranno segnate abbazie, monasteri, castelli, cascine e borghi che popolano l’area dal Ticino all’Adda

Per gli sportivi, i percorsi sono numerosi sia per gli amanti delle camminate che per i ciclisti. Ci saranno anche eventi dedicati all’equitazione e avventure in canoa lungo i corsi d’acqua.

Insomma, ce n’è per tutti. Ma non finisce qui, perché oltre a valorizzare il patrimonio del territorio milanese, la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda vuole offrire possibilità di formazione ai più piccoli attraverso laboratori didattici e campus.

Una bella iniziativa per permettere a grandi e piccoli di scoprire e riscoprire un territorio lasciato in disparte dalla metropoli e i suoi grattacieli. La Fondazione Ca’ Granda si fa promotrice di un fondamentale messaggio, guardare al futuro valorizzando la storia e le culture del nostro patrimonio socio-ambientale

Se guardiamo alla storia dell’ospedale Ca’ Granda, nato nel 1456, da sempre la sua missione è stata accogliere e curare tutti, partendo dai più fragili. Per questo ora più che mai questa missione si dirama anche sull’aspetto sociale per aiutare tutti, grandi e piccoli, a superare la terribile cicatrice della pandemia.

(Testo redatto da Filippo Casè)

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