In occasione della presentazione, a Savona, della nuova nave – la Costa Firenze – Costa Crociere ha presentato il suo manifesto, in dieci punti, per un turismo sostenibile, di valore e inclusivo. La parola d’ordine è Rinascimento
Con l’inaugurazione della nuova nave, la Costa Firenze che avrà Savona come porto di partenza, Costa Crociere celebra un nuovo modello di business, che punta sempre di più sulla creazione di valore sostenibile, sia per l’ambiente sia per le comunità e il territorio.
Durante l’evento è stata, infatti, consegnata la certificazione Green Star 3 alla nuova nave da crociera, che comprende tutti i principali aspetti legati all’impatto ambientale di una nave, per ognuno dei quali prevede requisiti massimi di tutela e prevenzione (rifiuti, acque grigie, acque nere, olio dai macchinari, emissioni di CO2, ozono, gas serra, particolato, ossidi di zolfo, azoto, acqua di zavorra).
La certificazione non tiene solo conto dell’adempimento alle norme sulla sostenibilità a livello ambientale, ma riconosce anche le soluzioni progettuali e le procedure operative messe in atto volontariamente, sia in fase di costruzione sia di navigazione, finalizzate al superamento delle prestazioni sulla salvaguardia ambientale previste dalla normativa internazionale.
Costa Firenze rientra nella collaborazione con la città di Firenze, per promuovere il patrimonio turistico della città con due principali interventi: nel capoluogo toscano porterà al restauro delle targhe dantesche – in occasione del settecentesimo anniversario dalla morte del poeta – e alla costruzione della nuova imbarcazione che si ispira alle forme, alle geometrie e ai colori del Rinascimento fiorentino.
Il manifesto per un turismo sostenibile di Costa Crociere
Di Rinascimento si è parlato a lungo durante l’inaugurazione: è stato, infatti, preso come ispirazione per la nave e come simbolo per la ripartenza post Covid-19.
Rinascere non significa soltanto partire dopo un’interruzione, significa ripensare completamente le modalità d’azione. La Costa Firenze non rappresenta perciò solo il legame con la città ma, attraverso le innovazioni di cui la nave si compone, incarna il manifesto per un turismo sostenibile presentato dalla compagnia in questa occasione.
Non si tratta però di un progetto isolato, ma che coincide con l’annuncio della ripartenza delle crociere di Costa; in questo senso il primo radicale cambiamento sta nella considerazione delle località con cui Costa Crociere entra in contatto, non più considerate solo attrazioni turistiche, ma come comunità con le quali costruire un modello di turismo che generi maggiore valore economico e sociale.
Questo è il principio che sta alla base del manifesto per il turismo sostenibile: l’impegno dell’azienda parte dal territorio, per costruire collaborazioni con le comunità locali e creare valore da portare nel mondo, promuovendo le eccellenze italiane all’estero attraverso i clienti.
All’evento hanno preso parte anche le istituzioni, che hanno ribadito quanto sia importante il cambio di rotta proposto da Costa Crociere e la cooperazione tra istituzioni private e pubbliche, per ottenere una crescita sostenibile e un’economia improntata all’inclusività.
Tra tutti il sindaco di Firenze, Dario Nardella e la sindaca di Savona, Ilaria Caprioglio; il presidente Enit (Agenzia Nazionale Turismo) Giorgio Palmucci, iche ha ribadito la necessità di puntare al turismo di prossimità, valorizzando le eccellenze del territorio italiano.
Il manifesto è stato presentato dal direttore generale di Costa Crociere, Mario Zanetti. In questo modo l’azienda si impegna a realizzare un’idea di business che non punta solo a ripartire dopo la pandemia, correggendo gli errori del passato.
La portata del progetto è più ampia e il manifesto per un turismo sostenibile e di valore guarda al futuro – in particolare al 2050 – puntando ad arrivarci da leader del settore e ambasciatrice di sostenibilità nel mondo.
Anche attraverso il coinvolgimento dei giovani, offrendo loro delle opportunità di formazione, di inserimento professionale e facendoli entrare in contatto con culture e zone del mondo diverse.
Perché solo grazie alla collaborazione e alla contaminazione si può evolvere verso un futuro sostenibile.