Aree verdi non solo nelle campagne; anche le città italiane stanno diventando il fulcro del green e la sensibilizzazione parte anche dai più piccoli
È in atto un vero e proprio ritorno alle radici primordiali che vedono la Natura al centro delle società, specialmente nei Paesi sviluppati. Stanchi della monotonia urbana di palazzi di cemento e grattacieli di vetro, si è iniziato a guardare al verde con occhi nostalgici, ma pieni di ambizione.
In prima linea ci sono i giovani, soprattutto in Italia e i dati di Istat e Coldiretti lo dimostrano, più di 56mila under 35 sono alla guida di imprese agricole e molti di questi non appartengono a generazioni di agricoltori. L’altro dato felice è che quasi più di un terzo sono donne.
Molti giovani italiani hanno capito che anche l’agricoltura può offrire molte opportunità e può portare molti benefici. Non è un ritorno alla terra rudimentale, ma è ricco di innovazioni e tecnologie che migliorano le performance e la sostenibilità delle pratiche agricole.
Anche nelle città si respira un’aria più green con orti urbani, parchi e progetti che coinvolgono i cittadini alla scoperta di zone verdi. Secondo il rapporto Istat 2020, nei comuni capoluogo di provincia, dove vive il 30% della popolazione italiana (oltre 18 milioni di abitanti), il verde urbano rappresenta in media il 3% del territorio.
La disponibilità di verde direttamente fruibile dai cittadini più elevata si ha a Venezia e Torino, rispettivamente con 37 e 19 m2 per abitante. Agli ultimi posti si trovano Genova, Palermo, Catania e Messina, con meno di 6 m2 per abitante, anche perché nelle ultime tre città oltre metà delle aree verdi presenti non sono accessibili.
A Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna il 70% delle aree verdi è disponibile ai cittadini. Non solo, la Capitale italiana si aggiudica anche un importante primato tra le capitali internazionali considerate dal World cities culture forum: è al quarto posto per la quota più elevata di superficie destinata a parchi pubblici.
Garante della promozione dello sviluppo e dell’utilizzo del verde in Italia è la Sap (Silvicoltura agricoltura paesaggio) Arbor Studio. È una rete di professionisti, tecnici e animatori del verde urbano.
Questa associazione si occupa di perizie sulla salute del verde, di progettazione e realizzazione di aree verdi e di promozione degli spazi economici per i servizi che il territorio può offrire, quali per esempio fattorie didattiche.
La Sap gestisce molti progetti di formazione e sviluppo che possano incrementare l’interesse dei cittadini, svolti a sensibilizzare il loro rapporto con la Natura. Un importante progetto, organizzato a Roma, ha come obiettivo la valorizzazione degli alberi capitolini partendo dalla formazione sui tipi di legno.
Legni degli alberi di Roma è il nome del progetto e mira a coinvolgere anche i più piccoli creando dei laboratori didattici insieme a scuole e insegnanti. Oltre a un’informazione sull’importanza del verde, gli studenti possono usare la fantasia e migliorare la propria manualità creando dell’arte a partire da pezzi di legno trovati per la città.
Utilizzando questo legname si riduce, anche se in piccola misura, il disordine ambientale dei luoghi e lo spreco di risorse. Il laboratorio potrebbe, quindi, essere associato a interventi di gestione del verde e creare una forte sinergia nella città.
Adesso, partendo da Roma, bisogna diffondere queste iniziative lungo tutta la Penisola.