Home Imprese Sostenibili La Gdo conferma la spinta verso la sostenibilità

La Gdo conferma la spinta verso la sostenibilità

pubblicato il:
gdo sostenibile
Foto di BurningWell da Pixabay

Negli ultimi tempi, sempre più strutture di vendita della Gdo sono cambiate, migliorando la propria efficienza e riducendo consumi ed emissioni, per andare incontro alle richieste dei consumatori. Che, dal canto loro, mettono ormai il rispetto dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici ai primi posti tra i fattori che orientano le decisioni di acquisto

Fino a prima della pandemia, la diminuzione del numero di volantini pubblicitari era uno degli elementi centrali di tutte le strategie per ridurre il consumo di carta.

Una delle più difficili da applicare, però, considerato che i grandi marchi della distribuzione continuavano a stampare e distribuire miliardi di flyer e l’unica mossa possibile era affiggere un cartello alla cassetta delle lettere che chiedeva di non depositarli.

Con il Covid, tuttavia, le cose sono cambiate e moltissime aziende della Gdo hanno iniziato a comunicare le proprie offerte in formato digitale, che possono quindi essere consultate dallo smartphone e dal Pc.

Un sondaggio condotto da ShopFully, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali che incrementano il traffico nei negozi fisici, conferma che questa era un’innovazione attesa dai consumatori: 9 intervistati su 10, infatti, si sono detti favorevoli alla riduzione o, addirittura, all’abolizione dei volantini cartacei.

La ricerca conferma poi che il tema della sostenibilità è sempre più rilevante per chi acquista: 6 italiani su 10 si dichiarano attenti all’ambiente, con un 74% che si dice disponibile a spendere di più per prodotti sostenibili.

Quasi il 70% auspica che i marchi della Gdo adottino packaging a basso impatto, il 42% ritiene che le catene dovrebbero puntare alla filiera corta e il 36% spinge per migliorare l’efficienza energetica delle strutture.

E proprio in questa direzione si è mossa Aldi, che ha annunciato l’apertura a Moniga del Garda, del primo punto vendita a emissioni zero. L’intervento, attuato nell’ambito del piano di sostenibilità al 2030 dell’azienda, che mira a ridurre le emissioni delle sedi del 26% rispetto ai livelli del 2016, si è sostanziato nella costruzione di un edificio ad alta efficienza energetica, su cui è installato un impianto fotovoltaico da 55 kW.

La struttura è dotata anche di luci a Led, di un sistema di recupero del calore prodotto dai banchi frigo, che viene usato per riscaldare la struttura, di vetrate con tripli vetri basso-emissivi e di un compattatore per la plastica e la carta. All’esterno, poi, sono stati creati 1.600 metri quadrati di verde e il piazzale per il parcheggio è stato realizzato con un asfalto ad alta capacità drenante.

Anche dm, la più grande catena commerciale europea di prodotti per la cura della persona e della casa, ha scelto di puntare sul green e dal 1° di luglio tutti gli store del marchio e la sede centrale sono alimentati con energia proveniente da fonti rinnovabili fornita da Repower.

La partnership prevede inoltre l’installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica degli Ev in alcuni punti vendita. A conferma del proprio impegno per l’ambiente, dm ha di recente presentato anche la linea di prodotti Pro Climate, che hanno un impatto neutro sul clima e sono realizzati con un consumo minimo di risorse.

Pur partendo da numeri comunque bassi, negli ultimi tempi le auto elettriche hanno fatto registrare un’impennata nelle vendite, con un +156% nei primi 9 mesi del 2020 rispetto al 2019.

Per andare incontro alle esigenze dei clienti, sempre più numerosi, che usano l’auto elettrica, Bennet, in collaborazione con BeCharge ed Enel X, ha installato 26 nuovi punti di ricarica nei propri store, arrivando a un totale di 35. Gli utenti possono anche scaricare una app con cui prenotare la colonnina e indicare i tempi di ricarica.

Verde e innovazione tecnologica sono al centro dell’esperienza proposta dal centro commerciale di Rescaldina di Nhood. I clienti possono infatti fare shopping e poi rilassarsi nel giardino realizzato all’interno della struttura, in cui le piante crescono in colture aeroponiche.

Nel contempo, possono consultare Dina, una app basata su un’intelligenza artificiale che, oltre a fornire indicazioni su orari di apertura e chiusura, sulla localizzazione dei negozi, ristoranti e dei servizi, sulle promozioni e gli eventi in corso, illustra le iniziative in tema di sostenibilità e riduzione dei consumi del centro commerciale.

Condividi: