Il Mercato Circolare di Milano – inaugurato il 2 settembre e diverso da quelli di Firenze, Roma e Torino – sa tanto di street food. Scegli, ordini e via… ma Milano in fondo è così
Dalla stazione Centrale di Milano tornerà a passare il mondo. Anzi: anche di più. Nelle previsioni di Alberto Baldan, amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail, l’alta velocità finanziata anche dal Pnrr poterà in stazione entro il 2030 un più 70% passeggeri.
A oggi di qui passano già 145milioni di persone.
Ottimo pubblico per Mercato Centrale, i due piani di botteghe del gusto appena inaugurato a Milano dopo 15 mesi di ritardo dovuti alla pandemia – racconta Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale – “Ma tutti gli artigiani hanno confermato la loro presenza. E stanno già lavorando” precisa.
Un fermento che ha portato all’assunzione di 400 persone. I 100 “bugigattoli” (che erano una volta i piccoli uffici della stazione, abbandonati ormai da 20 anni) situati nell’ala destra della stazione centrale (tanto per intenderci dove partono i pullman per l’aeroporto di Malpensa) sono rinati sotto un lavoro di recupero calibrato da Ta (Torsello Architettura) studio di architettura di Venezia.
Alberto Torsello lo ammette: “è la prima volta che ci siamo confrontati con questo livello di complessità“. Materiali captatori di memoria, ma anche durabili: è questa la linea guida seguita da Torsello.
Ferro (pure il pavimento è di questo materiale), legno (di castagno): i materiali devono vivere e trasformarsi con autonomia, ma “resistere e durare“. E poi i tubi. Tanti, sopra le teste e le botteghe: fanno scenografia post industriale. Ma in fondo Milano è così.
Intanto il sindaco Sala ha permesso la costruzione del dehors (lo vedete nel video): per fortuna, altrimenti i tavolini su cui mangiare dove li si metteva?
Vero è che questo Mercato Circolare di Milano (diverso da quelli di Firenze, Roma e Torino) sa tanto di street food. Scegli, ordini e via.
Con una sicurezza gli artigiano del gusto che firmano i piatti sono di altissimo livello. E nulla rimarrà sullo stomaco. Tutto semmai sarà riciclato: anche la plastica grazie agli ecocompattatori di Coripet che qui svolgono la loro funzione di smaltitori ripaganti di Pet.