L’economia circolare si conferma un driver centrale anche dei processi di innovazione industriale. Lo confermano due acquisizioni recenti nei settori del riciclo e del trattamento dei rifiuti.
Diversificare i propri modelli di business per rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici e centrare gli obiettivi, sempre più ambiziosi, indicati dalla transizione energetica.
È quanto sta facendo Eni, che con Versalis guarda all’economia circolare come a uno dei pilastri su cui fondare la propria strategia di decarbonizzazione.
La società chimica del cane a sei zampe ha di recente annunciato l’acquisizione delle tecnologie e degli impianti di Ecoplastic, azienda del gruppo De Berg specializzata nel recupero, nel riciclo e nella trasformazione dei polimeri stirenici.
Questa mossa consente a Versalis di ampliare la propria gamma di polimeri da riciclo, Versalis Revive e di consolidare la propria leadership in Europa nei polimeri stirenici da riciclo.
Il processo sviluppato da Ecoplastic permette di produrre polistirene espanso e compatto riciclati al 100% a partire da materia prima seconda, ricavata da rifiuti in polistirene espanso provenienti dall’industria e dal commercio.
I prodotti così ottenuti potranno trovare applicazione in quei settori, come l’edilizia e il packaging, in cui i requisiti di circolarità sono sempre più centrali.
La mossa di Versalis rientra nel piano di trasformazione del sito di Porto Marghera, in cui verrà realizzato un polo di riciclo meccanico avanzato che utilizzerà anche gli impianti acquisiti da Ecoplastic.
Si prevede che nella prima fase la capacità produttiva della nuova struttura sarà di circa 20.000 tonnellate/anno di polimeri stirenici derivati al 100% da materiali riciclati.
Acquisizione nel settore trattamento rifiuti
Guarda all’economia circolare anche Herambiente, controllata del Gruppo Hera, che ha annunciato l’acquisizione dell’80% del Gruppo Vallortigara, azienda con un centinaio di dipendenti che fornisce servizi a 4.000 clienti tra industrie private, pubbliche amministrazioni e cittadini.
Nell’ambito dell’operazione è passata a Herambiente anche la piattaforma di Torrebelvicino. Nella struttura, che tratta circa 75.000 tonnellate di rifiuti all’anno e di cui è già previsto un potenziamento in ottica di circolarità, sono presenti un impianto di stoccaggio e selezione per rifiuti industriali, un impianto di stabilizzazione e solidificazione per i fanghi industriali e un impianto dedicato ai rifiuti liquidi.
L’operazione rientra nel piano di sviluppo di Herambiente, che nel primo semestre del 2021 ha già portato a termine due operazioni nell’ambito del trattamento rifiuti industriali – l’acquisizione del 70% della friulana Recycla e del 31% della marchigiana Sea.
A regime, le nuove strutture daranno a Herambiente una capacità di trattamento rifiuti di altre 300.000 tonnellate e confermano l’attenzione dell’azienda per l’efficienza e la qualità dei servizi alle imprese locali, che generano ritorni positivi sui territori serviti e vantaggi economici per i clienti.