Questa volta sono stati più di 300 gli appuntamenti in tutta Italia di Plastic Free. Alcuni eventi – come quello di Pavia – viste le previsioni del tempo sono stati rimandati a domenica 3 ottobre. Ma intanto si tirano già le somme. Ovviamente positive
Come sempre la partecipazione è stata gigantesca. Segno che Plastic free, associazione di volontariato senza scopo di lucro, che si pone l’obiettivo di aumentare la percezione, nelle persone, circa la pericolosità dell’inquinamento da plastica è andato a segno.
Quello di domenica 26 settembre è stato il secondo evento nazionale 2021 (il primo evento ha avuto luogo il 18 aprile, con 140 appuntamenti organizzati in diverse località) con tantissimi volontari impegnati nella pulizia di spiagge, parchi, fiumi e città.
L’obiettivo ambizioso è quello di superare le 300 tonnellate di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente in un solo giorno. Si stanno facendo i calcoli, ma non si sarà andati lontani.
Nei suoi due anni di attività, grazie alle numerose attività e progetti diffusi in maniera capillare in tutto il territorio nazionale, Plastic Free è riuscita a raccogliere oltre un milione di chili di plastica e a coinvolgere 30.000 volontari-cittadini privati ma anche aziende e istituzioni.
Fondamentale la partnership con realtà accademiche che hanno aderito al progetto: l’Università di Firenze, l’Università Cusano, l’Università di Pavia e l’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli): in prima linea i loro docenti, gli studenti, i dipendenti e i loro familiari.
Ogni anno 12 milioni di tonnellate di plastica raggiungono i mari di tutto il mondo, causando così la morte di oltre un milione e mezzo di animali, in particolar modo marini.
Il ciclo della plastica non finisce qui: l’uomo, all’interno delle sue abitudini alimentari, finisce con l’ingerire circa 5 grammi di plastica alla settimana, ovvero l’equivalente del peso di una carta di credito.
Il tema dell’inquinamento dell’acqua e della dispersione dei rifiuti sulla terra è oggetto, rispettivamente, degli obiettivi 14 e 15 dell’Agenda 2030; la conservazione e il ripristino degli ecosistemi terresti, d’acqua dolce e marini, ma anche la tutela della biodiversità, rappresentano elementi fondamentali all’interno di questi obiettivi.
Le riflessioni portate avanti da Plastic Free riguardano soprattutto la plastica monouso, a cui si aggiunge la constatazione che riciclare non basta, dal momento che non tutta la plastica è effettivamente riciclabile.
Occorre quindi mettere in atto un’inversione di tendenza e lavorare sulla sensibilizzazione delle persone: Plastic Free, con le sue giornate di raccolta, i progetti dedicati alle scuole e le operazioni di salvataggio di specie in pericolo come le tartarughe si pone in questa prospettiva.