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Un premio per i divulgatori delle ricerche scientifiche

erc award

Parte la seconda edizione del premio Erc public engagement with research award, promosso dal Consiglio europeo della ricerca per il coinvolgimento dei cittadini nei progetti presentati.

In arrivo, per la seconda volta, l’Erc public engagement with research Award, il concorso per aggiudicarsi il premio relativo al coinvolgimento del pubblico nella ricerca.

Promosso e lanciato dal Consiglio europeo della ricerca (Erc), la prova intende omaggiare i beneficiari del Cer – centro Europa ricerche – che hanno saputo interessare persone al di fuori di determinati ambiti e che si sono distinti nella divulgazione delle proprie ricerche finanziate dall’Unione Europea.

Il concorso è aperto ai borsisti del Cer e il termine per presentare la domanda di partecipazione è previsto per il 3 di febbraio 2022. I premi in palio saranno tre, uno per categoria, e avranno un valore ciascuno di 10.000 euro.

La prima classe valuterà il successo nel coinvolgere i cittadini, la seconda e la terza considereranno l’una le abilità nel sensibilizzare il pubblico, l’altra le capacità di persuasione e influenza su svariati temi attuali – vaccini, cambiamenti climatici, sostenibilità.

La proclamazione dei vincitori avverrà nel corso dell’Euroscience open forum (Esof) che si terrà il prossimo luglio 2022.

Durante la prima edizione del concorso, nel 2020, a ottenere un riconoscimento in merito alle loro abilità comunicative sono stati Anna Davies, del Trinity College di Dublino, Konstantinos Nikolopoulos, dell’università di Birmingham ed Erik Van Sebille, dell’università di Utrecht.

Svariati sono stati i temi affrontati dai tre vincitori. Il primo progetto – quello di Davies – dal nome Sharecity si è occupato di studiare le pratiche urbane di condivisione del cibo; il secondo, Exclusivehiggs, messo a punto da Nikolopoulos, ha esplorato l’interfaccia fra scienza e arte per informare ed educare il pubblico.

Infine, Sebille si è impegnato nel porre all’attenzione Topios, una ricerca realizzata, con l’aiuto dei giornalisti, al fine di sfatare i miti legati all’inquinamento e alla plastica.

Continua a crescere il numero delle persone interessate al mondo della scienza: cambiamenti climatici, salute, malattia, tutti temi che, per essere affrontati, richiedono specifiche conoscenze.

Forse che si dovrebbe dare più spazio alla ricerca e al suo inserimento nella vita delle persone? Sensibilizzare, informare ed educare: le basi per un futuro migliore.

Milano premia con il “Nobel lombardo” gli scienziati che hanno scoperto l’idrogeno verde

Il premio internazionale Lombardia è Ricerca è stato assegnato quest’anno a Marcella Bonchio, Markus Antonietti e Pierre Joliot.

Il riconoscimento è promosso da Regione Lombardia e assegna 1 milione di euro alla migliore scoperta scientifica nell’ambito delle scienze della vita individuata da una giuria di 15 top scientist di livello internazionale.

I tre ricercatori – che sono stati premiati per il processo che porta energia pulita dalla fotosintesi artificiale ispirata ai meccanismi della natura – hanno lavorato per comprendere e massimizzare l’efficienza della fotosintesi per riequilibrare l’eccesso di emissioni di CO2 e allo stesso tempo realizzare sistemi in grado di riprodurre il cuore di questo processo naturale: la scissione dell’acqua nei suoi componenti, ossigeno e idrogeno, utilizzando solo la luce del sole.

In questo modo, si ottiene un idrogeno completamente verde.

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