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L’Università di Milano Bicocca punta su innovazione e sostenibilità

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università Milano Bicocca
Immagine da Wikimedia Commons

Presentato il nuovo piano di sviluppo dell’Università Bicocca di Milano: un progetto che vuole rinnovare l’ateneo verso una direzione sostenibile e digitale servendosi della ricerca

L’Università Milano Bicocca si avvia verso una svolta innovativa e sostenibile: Bicocca lab, un ecosistema per il futuro, il progetto che entro il 2024 intende rivoluzionare l’ateneo alla luce della ricerca e della digitalizzazione.

Un nuovo campus, votato verso la ricerca, l’innovazione e la transizione ecologica a volumi zero: elementi che animeranno l’ateneo di Bicocca e renderanno Milano un modello anche per altre realtà.

Il piano di sviluppo progettato, che verrà realizzato nei prossimi due/tre anni, intende ripensare lo spazio, creare nuove aree verdi e dare la possibilità ai ragazzi di vivere i luoghi universitari in modo più inclusivo e più smart.

Sei sono le dimensioni che il masterplan del progetto, seguito dall’architetto Leopoldo Freyrie, intende abbracciare: la transizione ecologica, la salute, la mobilità, l’energia, la transizione digitale e la cultura.

Oltre a Freyrie, all’intervento prenderanno parte oltre 200 ricercatori, impiegati su 40 laboratori diversi, affiancati da più di 130 studenti di dottorato, triennale e magistrale che verranno reclutati nei prossimi mesi.

Noi – spiega la rettrice – siamo un grande ateneo multidisciplinare volto alla ricerca: crediamo molto in essa e la portiamo avanti da anni. In questo progetto ho chiesto a tutti i miei scienziati di considerare il nostro campus come un laboratorio in cui condividere i risultati ottenuti e di offrirli ai nostri cittadini“.

Con un investimento stimato di circa 110 milioni di euro, una metà da destinare alle attività di ricerca e l’altra in provvedimenti operativi, il progetto prevede di sequestrare almeno 100mila kg all’anno di CO2.

5 ettari di nuovo verde e 450 alberi piantati andranno a valorizzare le piazze e gli edifici dell’ateneo, a cui si affiancheranno 500 mq di aule didattiche open air che permetteranno alle matricole di beneficiare dello spazio aperto.

E ancora, l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, la creazione di 17 km di piste pedonali e ciclabili, la difesa delle api e della biodiversità e l’estensione spaziale di 1 km dedicata all’organizzazione di eventi culturali concorreranno nell’attuazione di una rivoluzione negli stili di lavoro, di pensiero e di vita.

Un progetto ambizioso – afferma la rettrice Iannantuoni – che potrebbe diventare replicabile anche altrove. Un ecosistema in cui tanti diversi attori hanno la possibilità di compartecipare, primi fra tutti i nostri studenti“.

I nostri progetti – continua – hanno un senso se sono partecipati dalla società, se vanno a cambiare le abitudini dei cittadini. Per questo motivo, il cambiamento più importante è quello culturale“.

Un luogo in cui gli studenti possano ottenere una formazione multidisciplinare e olistica a 360°, così da essere preparati alle nuove sfide lavorative e alle richieste del mercato attuale e futuro.

Soprattutto, uno spazio usufruibile non solo dai ragazzi universitari, ma dall’intero quartiere e dalla città in toto: “l’obiettivo di un ateneo di una grande città – afferma il sindaco di Milano Beppe Sala – è la progettualità, il dare vita a un piano di sviluppo improntato sull’innovazione e sulla ricerca“.

Rivoluzionare gli spazi e soprattutto il modo di pensarli: questa è la missione sottesa al cuore dell’iniziativa. Tutto il mondo, al fine di garantire una crescita economica globale, deve intraprendere una direzione futura che sia digitale, sostenibile e innovativa.

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