Fate che il regalo di Natale, per quest’anno, abbia il più basso impatto possibile per l’ambiente: bene allora una scelta circolare, locale, ma anche dematerializzata o addirittura ricondizionata.
Basta il pensiero, si diceva una volta… ma, aggiungiamo noi, solo se il pensiero è Green e ha il più basso impatto per l’ambiente. Il regalo di Natale, in fondo, più che una tradizione, è un modo per dire ai nostri cari quanto li pensiamo e gli vogliamo bene.
Talvolta, però, diventa soltanto un’occasione spiccia per far vedere che ci si è ricordati di loro, tralasciando gli impatti ambientali che la scelta di acquisto può aver portato. Meglio allora fare una scelta di sostenibilità e scegliere un regalo “circolare, locale, dematerializzato o ricondizionato“.
Vediamo cosa significa…
Regali di Natale sostenibili: da quello circolare, alla scelta della materializzazione, fino al ricondizionato
Sono tante ormai le offerte di regali circolari, realizzati con materiali di recupero che ridanno vita a materie prime ormai scartate. Dalle borse, ai vestiti, fino ai gioielli realizzati in piena ottica di economia circolare partendo – sembra brutto scriverlo – dai nostri rifiuti.
Artigiani, giovani creativi: date loro una chance acquistano i loro prodotti; farete del bene all’econmia di queste piccole aziende e risparmierete emissioni nocive per l’ambiente.
Quando il regalo è dematerializzato
In questo caso, se avete deciso di regalare un’esperienza, le possibilità sono tante; facile decidere di rinunciare al regalo superfluo, che si possiede già – profumi, sciarpe, guanti, vestiti… quanti ce ne sono nei cassetti e negli armadi? – e puntare su un’escursione nella natura, un viaggio con soggiorno in una delle molte strutture ecosostenibili sparse per il nostro Belpaese o, ancora, regalare un corso per imparare a coltivare le piante aromatiche o a produrre saponi, profumi e estratti erboristici in casa?
Non avete il pollice verde e vi manca l’entusiasmo per buttarvi a imparare cose nuove? Potete pensare di dare una mano a chi lo fa di mestiere, adottando un albero da frutta, un pastore che produce formaggi, l’alveare di un produttore di miele o, semplicemente, regalando un albero!
L’importante è che la scelta ricada vicino a noi: inutile piantumare in zone remote dell’Africa solo per avere la coscienza pulita… diamoci da fare per creare ricadute positive localmente. Alle terre lontane pensano già le multinazionali con le loro attività di greenwashing.
Regali, tecnologici, ricondizionati
Un recente sondaggio condotto negli Stati Uniti da Wakefield Research rivela che l’84% dei consumatori sarebbe felice di ricevere un regalo ricondizionato, soprattutto se il presente è un dispositivo tecnologico.
Il trend del 2021, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione, è il refurbished Christmas gift, cioè un prodotto usato a marchio originale con condizioni estetiche e funzionali pari al nuovo.
Infatti, negli Usa, il 62% degli intervistati sta valutando l’acquisto di dispositivi elettronici ricondizionati e il 47% dei partecipanti al sondaggio ha già regalato un prodotto rigenerato (+15% rispetto al 2020 – nella fascia dei Millennials il dato sale al 64% degli intervistati con u +16% rispetto a un anno fa).
Secondo Gianmaria Monteleone, Ceo di Senso, azienda italiana che opera nel settore degli iPhone ricondizionati, “questo trend rientra in un’ottica prettamente sostenibile e, soprattutto, di economia circolare. Stiamo assistendo a una crescita esponenziale della domanda di dispositivi ricondizionati tra le fasce di consumatori più giovani, questo Natale più che mai: cosa che testimonia la crescente consapevolezza delle nuove generazioni verso l’ambiente“.
I dispositivi elettronici ricondizionati, infatti, sono un’ottima scelta a livello di circular economy sia in termini di esborso economico; inoltre, a causa della mancanza di materie prime, la scelta di un prodotto ricondizionato aiuta a calmierarare il mercato e spinge le aziende produttrici a considerare il tema della riparabilità dei loro prodotti, un’altra scelta di libertà per i consumatori.