Home Eco Lifestyle Cuoio e pelle: materiale di assoluto riciclo

Cuoio e pelle: materiale di assoluto riciclo

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Oggi a Pink&Green affrontiamo un tema delicato come quello legato all’industria conciaria. Ne parliamo con Annalisa De Piano co-fondatrice di Be Green Tannery e lasciamo a voi trarre le dovute conclusioni.

Forse non ci capita spesso di pensare che pellame e cuoio sono una matrice importante nel circuito degli allevamenti. I capi di bestiame allevati per produrre carne o latte a fine vita forniscono anche l’industria della moda. In pura economia circolare si considera recupero di materiale, che altrimenti andrebbe sprecato/bruciato.

In questa intervista per Pink&Green, Annalisa De Piano co-fondatrice di Be Green Tannery mette l’accento come vestire pelle e cuoio sia un atto importante, naturale anche.

Un tema delicato ma che va affrontato con apertura mentale e nuove tecnologie. Si sa infatti, che l’industria conciaria ha un forte impatto ambientale. Ricorre, infatti, ancora in larghissima parte alla concia al cromo, una tecnica che presenta una percentuale importante di metalli pesanti, con un conseguente impatto negativo sull’ambiente (il 20% dell’inquinamento mondiale delle acque chiare è prodotto dai trattamenti e dalle colorazioni tessili).

Be Green Tannery, azienda italiana con sede nello storico distretto conciario di Solofra, in provincia di Avellino, ha messo a punto una proposta innovativa tanto già da essere stata scelta da importanti brand per la sostenibilità che assicura.

La pelle prodotta da Be Green Tannery ricorre all’uso di minerali e chimica in quantità nettamente inferiore rispetto a una tradizionale concia al cromo, un fattore determinante per il mantenimento degli standard richiesti per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.

Drastico anche il risparmio energetico, idrico, di tempi di lavorazione e di carico inquinante adottato da questa azienda italiana. Be Green Tannery ha ottenuto la certificazione di prodotto metal free dalla Ssip, Stazione sperimentale per l’industria delle pelli.

Ma lasciamo la parola ad Annalisa De Piano che con Felice rappresenta la terza generazione di una famiglia di imprenditori in ambito conciario.

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