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Sostenibilità, etica e inclusione: al via il Bauhaus europeo 2022

bauhaus europeo 2022
Immagine tratta da @neweuropeanbauhaus

Diciotto premi assegnati da una giuria europea, di cui due saranno i progetti vincitori supplementari tra le candidature più meritevoli: al via il nuovo Bauhaus europeo 2022

Immaginare per l’Europa una vita moderna in armoni con la natura. Ma perché solo immaginarla e non invece renderlo possibile e premiarla.

Sostenibilità, etica e inclusione sono le parole chiave che dovranno implementare le idee e convogliare nei progetti da candidare entro il 28 febbraio 2022, per l’edizione 2022 dei premi del nuovo Bauhaus europeo (tutte le informazioni online).

La semplicità, la funzionalità e la circolarità dei materiali, ma anche il coraggio di innovazione ed eccellenza sono al centro del sostegno finanziario che l’Europa mette a disposizione di giovani trentenni talentuosi di qualsiasi nazionalità e provenienza, a condizione che i loro concetti, idee e progetti siano stati sviluppati o abbiano sede fisica in Europa.

Progetti che dovranno tradurre in azioni concrete i contenuti del Green Deal europeo mostrando un forte movimento creativo e interdisciplinare per migliorare gli spazi di vita più economici, eco-compatibili e più accessibili e ripensare un modo di vivere sostenibile a livello europeo e globale allo stesso tempo.

Il nuovo premio Bauhaus europeo 2022horizon

Diciotto premi assegnati da una giuria europea, di cui due saranno i progetti vincitori supplementari tra le candidature più meritevoli, che riceveranno un premio in denaro. Riconoscimenti che potranno arrivare fino ai 30mila euro per i premi del nuovo Bauhaus europeo e 15mila euro per gli astri nascenti.

I secondi classificati di ciascuna categoria e di ciascuna sezione riceveranno un importo in denaro pari a 20mila euro per il nuovo Bauhaus europeo e 10mila euro per gli astri nascenti.

Tutti i vincitori riceveranno anche un pacchetto sulle strategie di comunicazione, come la promozione a pagamento nei mezzi di comunicazione, la produzione di un mini-documentario per promuovere e divulgare al meglio i contenuti dei propri progetti.

I premi saranno quindi assegnati a iniziative che punteranno ad avere luoghi esteticamente belli, ma anche sostenibili e inclusivi e che permettano di rientrare in contatto con la natura; ritrovare un senso di appartenenza; dare la priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno; stimolare una riflessione integrata a lungo termine sul ciclo di vita negli ecosistemi industriali.

Il 2022 è appena iniziato e con lui, quindi, anche la fase due del Bauhaus europeo, che ha la sua matrice nel programma Horizon Europe e che si articola in tre step: co-progettazione, realizzazione, divulgazione.

All’inizio dell’autunno scorso, l’iniziativa è passata dalla prima a questa seconda fase, che definisce le azioni politiche e i finanziamenti per realizzare l’iniziativa. La terza fase, avrà inizio da gennaio 2023 e sarà quella in cui verranno condivisi i concetti che definiranno il Bauhaus europeo, attraverso nuovi progetti, la creazione di reti e la condivisione delle conoscenze, in Europa e nel mondo.

Idee per i premi 2022

I progetti che avranno quel qualche cosa in più, quella nuova luce di eccezionale e sostenibile bellezza, dovranno provare ad avvicinare le persone alla natura; rigenerare gli ecosistemi naturali e la biodiversità, anche creando, rinnovando e rigenerando gli spazi pubblici e gli edifici, preservando il legame con il patrimonio storico e culturale e le tradizioni locali.

Ripensare le aree verdi come luoghi di connessione e spazi comuni e condivisi tra quartieri diversi, anche come edilizia sociale, per rispondere a particolari esigenze dei gruppi e delle persone più vulnerabili, ad esempio di quelle a rischio di esclusione o povertà o senza fissa dimora.

I progetti potranno comprendere anche lo sviluppo di prodotti, processi o modelli commerciali basati sulla cultura, sulle tradizioni, sulle competenze e sull’artigianato locali e sulla diversità e creatività contemporanee.

Potranno riguardare anche la moda, la progettazione di arredamenti interni e il cibo, come un senso di appartenenza dei territori. Potranno inoltre comportare il trasferimento di conoscenze, competenze e abilità tradizionali e la loro integrazione in nuovi contesti produttivi o commerciali.

Dovranno quindi essere dei progetti che porteranno a concrete soluzioni locali ma che guarderanno alle sfide europee e globali.

Vivere bene, nel bello ma sostenibile

Con il Bauhaus può essere un sogno europeo che si realizza. L’ecosostenibilità tende a ridurre ai minimi termini l’impatto dell’azione umana sull’ambiente e sul clima, così che anche le future generazioni ne possano beneficiare.

Un pianeta bello e ricco di risorse da usare con intelligente parsimonia. Questo implica anche un cambio di paradigma dei progetti e dei bandi europei: realizzare nuovi edifici e riqualificare quelli esistenti dovranno essere fatti rispettando standard sempre più rigidi rispetto all’impatto ambientale ed energetico.

E il Bauhaus fa la sua parte in questa logica, presentandosi come un ponte che collega l’arte, la cultura e le sfide sociali: bello ma necessariamente sostenibile.

L’iniziativa europea ha quindi l’ambizioso obiettivo di creare una nuova e dinamica creatività interdisciplinare, per produrre anche nuove norme estetiche e funzionali che vanno a braccetto con le tecnologie, l’ambiente e il clima, fornendo risposte pratiche alle questioni sociali.

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