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Verde è buono… anche da mangiare, tra vegan e corsi per coltivare l’orto

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cibo vegan e orto
Corinna Raganato

Dal 2014 il mese di gennaio è noto anche come Veganuary, dall’iniziativa che invita a inizio anno le persone a uno stile di vita vegano. Ma per mangiare bene vegan è utile anche sapere come coltivare bene l’orto, imparandolo anche a scuola…

La cucina e la dieta vegana attraggono sempre piùà persone che, anche attraverso uno stile di vita sostenibilmente etico, vogliono dare il loro contributo alla riduzione delle emissioni e a un mondo più a misura di Natura, non solo dell’uomo.

La crescita dell’interesse verso il cibo vegan è stata intercettata anche da Uber Eats – il servizio di consegna a domicilio di cibo – che ha rilevato un incremento del 160% degli ordini di pietanze a base vegetale.

Tendenza che ha portato anche i ristoranti a offrire menu e pietanze vegane con maggior frequenza, segnando all’interno della App di ordinazione del cibo da asporto un aumento del 28%.

Burger vegetali, ramen miso, ravioli vegetariani, ma anche dolci come cornetti integrali, all’aloe vera e alla marmellata, brownie alla banana e cioccolato, torte crudiste, tiramisù e plumcake all’arancia che piacciono in tutta Italia: le città più veg sono Roma, Milano e Bologna, seguite da Napoli e Reggio Emilia.

Imparare a coltivare l’orto, online

Mangiare green è sinonimo di tutela dell’ambiente a patto di scegliere bene le verdure da usare, rispettando il calendario e acquistando prodotti a Km zero. Oppure coltivandoli direttamente.

E visto che in tempi di emergenza sanitaria – pur praticando l’attività all’aria aperta – molte persone preferiscono stare al sicuro, ecco che c’è la possibilità di imparare a coltivare un’orto da favola anche attraverso un corso online.

È quello che fa Corinna Raganato, agrotecnica di Castelfranco Veneto, docente del percorso formativo online per orticoltori agroecologici.

L’agroecologia è la scienza che applica i principi dell’ecologia alla produzione di alimenti e alla gestione di agroecosistemi. L’obiettivo del suo corso è insegnare a coltivare l’orto producendo cibo sano, tutelando l’ambiente e il suolo, favorendo la biodiversità e aumentando la fertilità.

Si parte il 3 febbraio e le lezioni saranno in tutto 5, da un’ora e mezza ciascuna, il giovedì sera dalle 18:30 alle 20. La prima lezione del 3 febbraio si intitola Agroecologia: come possiamo dare il nostro piccolo contributo ecologico al pianeta?

Giovedì 10 febbraio invece il tema sarà Conoscere il terreno e renderlo fertile, contrastando il cambiamento climatico. Nella lezione successiva prevista il 17 febbraio si parlerà de Le regole e gli strumenti di base per la conduzione di un orto agroecologico.

Il 3 marzo la lezione tratta de Le piante e l’acqua: come, quando e quanto irrigare. L’ultima lezione è prevista il 10 marzo: Quali sono i principali nemici delle colture orticole primaverili ed estive? Prevenire e curare con principi e tecniche naturali.

Se siete interessati potete contattare scrivendo alla mail corinnaraganato@agroecologa.com.

Io coltivo. Dall’orto alla tavola

L’educazione al rispetto dell’ambiente e a un’alimentazione più sana deve cominciare il prima possibile, coinvolgendo le scuole e gli studenti.

Questo l’obiettivo del progetto Io coltivo. Dall’orto alla tavola che coinvolge 50 classi delle scuole secondarie di I grado dell’Emilia-Romagna per promuovere l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare attraverso la creazione e la cura di un orto negli spazi verdi della scuola.

Creare e a curare un orto a scuola, infatti, insegna che la cura implica impegno costante e fatica, ad aspettare e a rispettare i tempi della natura; sviluppa competenze sociali e trasversali, accresce le abilità manuali, favorisce la socializzazione tra pari e promuove l’attività all’aria aperta e l’outdoor education.

Ma soprattutto, fa conoscere i cicli naturali, la stagionalità delle produzioni, la biodiversità, valorizza l’importanza del mestiere dell’agricoltore, i tempi e gli impegni del lavoro agricolo, diffonde e consolida le buone prassi per un consumo alimentare sostenibile, diffonde la cultura dell’alimentazione e della sostenibilità grazie alla cura e alla raccolta dei suoi prodotti.

Chi fosse interessato può contattare Ri.Nova Soc. Coop. scrivendo a didattica@rinova.eu.

Educazione alimentare: cosa sapere della dieta vegana

Un’alimentazione sana è importante per una buona qualità di vita, ma se si sceglie una dieta vegana o vegetariana è necessario nutrirsi in modo consapevole, per evitare eventuali carenze – per esempio nell’assunzione di vitamina B12 e D – o squilibri nutrizionali.

A questo proposito, Evelina Flachi, nutrizionista e specialista in scienza dell’alimentazione, consiglia: “è molto importante nella scelta vegana mantenere un buon equilibrio nutrizionale soprattutto rispetto all’apporto proteico che possiamo ritrovare nella scelta dei giusti abbinamenti.

I legumi sia freschi che secchi sono per questo molto utilizzati ma è importante sottolineare che forniscono in generale aminoacidi di medio valore biologico perché carenti di aminoacidi solforati come metionina e cisteina.

Per questo possiamo scegliere ricette che li completano con altre proteine vegetali come i cereali, ricchi di questi 2 aminoacidi, ma poveri di lisina e triptofano presenti nei legumi dando al pasto un buon valore proteico assimilabile a quello della carne ma ovviamente con un valore calorico diverso.

Consiglio inoltre di consumare a ogni pasto, oltre a quelli cotti, anche degli ortaggi crudi perché maggiormente ricchi di antiossidanti e vitamine assimilabili oltre a semi oleosi e frutta secca nella dose di almeno 30gr al giorno utile a mantenere un buon apporto energetico individuale nella giornata.

Per variare consiglio di consumare gli ortaggi anche sotto forma di estratti preparati con almeno 2/3 verdure di stagione e un frutto arricchiti a piacere con spezie come zenzero e curcuma o altro“.

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