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Fondi di investimento a impatto… solo ambientale o anche sociale?

investimenti esg
Immagine da Depositphotos

L’attenzione da parte dei grandi gruppi di investimento verso gli obiettivi Esg – environment social governance – si è, per il momento, focalizzata soprattutto sulla parte ambientale. Tanto ci sarebbe da fare anche sulla parte sociale ed etica però…

Non dovrebbero soltanto legati all’ambiente gli investimenti finanziari in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile: se attraverso la roadmap delineata dalle Nazioni Unite si deve raggiungere un traguardo che riguarda la pace e la prosperità delle persone e del Pianeta, è necessario che ci si cominici a concentrare anche sulla parte sociale ed etica.

Il tema E – ambiente, environment – è per forza di cose legato al tema S – sociale ed etico… è evidente perché i più deboli sono anche quelli più esposti agli effetti drammatici del cambiamento climatico.

Si deve allora capire come mai, oggi, per gli investitori sostenibili l’ambiente è più importante dei temi sociali. Perché, nonostante questi ultimi siano leggermente più numerosi, le questioni ambientali hanno una maggiore urgenza?

Lo abbiamo chiesto a Rachel Whittaker, head of Social Impact Research di Robeco, società specializzata in soluzioni di investimento sostenibili.

Rachel Whittaker

Qual è la fotografia attuale del mercato dell’investimento sostenibile?

La maggior parte dei fondi Social Impact prende ancora in considerazione una vasta gamma di aspetti ambientali, sociali e di governance (Esg).

Con i mercati dell’investimento sostenibile e dell’impact investing ormai giunti a maturazione, gli investitori dedicano molte più attenzioni a temi ambientali come i cambiamenti climatici, la scarsità d’acqua, la salute degli oceani e la biodiversità, rispetto a questioni sociali come i diritti umani, le condizioni sul luogo di lavoro e l’accesso a servizi finanziari, istruzione e sanità.

Per esempio, dalle nostre analisi emerge un andamento caratteristico, con il 12% che si concentra esclusivamente su questioni ambientali e solo il 3% su questioni sociali.

Questo modello non è nuovo: Msci, fornitore di servizi finanziari statunitense, infatti, ha lanciato il primo indice azionario a tema ambiente nel 2009, mentre si è dovuto attendere il 2016 per vedere un indice dedicato alle questioni sociali (Leadership Femminile) entrare nella famiglia degli indici Esg.

Anche sul mercato obbligazionario, il primo bond verde ufficiale emesso nel 2008 (dalla Banca Mondiale) destinava i proventi esclusivamente a progetti ambientali.

L’International Capital Markets Association ha introdotto i principi dei titoli green a inizio 2014. Sebbene le linee guida per i bond con finalità sociali risalgano a soli due anni dopo, in termini di volume le obbligazioni green li hanno surclassati fino al 2020, quando l’emissione dei social bond è finalmente decollata (favorita dalla pandemia da Covid-19).

I green bond, comunque, sono ancora gli asset più rappresentati sul variegato mercato delle obbligazioni verdi/sociali/sostenibili.

Ma perché succede questo?

Ci sono diverse teorie che spiegano la popolarità degli investimenti sostenibili rispetto a quelli sociali. Alcuni sostengono che le problematiche ambientali, come le emissioni di carbonio o l’utilizzo delle acque, siano più facili da definire rispetto a fattori sociali come la salute e il benessere.

Per gli investitori, quindi, è più semplice incorporare sistematicamente i dati ambientali ai processi di investimento. Inoltre, identificare soluzioni tecniche in cui investire è più facile per i problemi ambientali che non per quelli sociali, la cui risoluzione potrebbe dipendere in larga misura da cambiamenti comportamentali, con la definizione di successo spesso legata alla cultura di appartenenza.

Di conseguenza, il fattore ambientale è molto di moda tra gli investitori tematici interessati a prodotti a impatto, soprattutto se il mondo politico sostiene l’industria green.

Tuttavia, il legame tra temi ambientali e sociali è evidente, soprattutto a causa degli effetti dei cambiamenti climatici…

È così… a subire gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici saranno i più poveri del mondo; è impossibile garantire la salute di tutti senza capire che il clima e l’accesso alla fornitura di acqua pulita incidono sullo sviluppo delle malattie.

Analogamente, la lotta alla fame è inestricabilmente legata alla gestione dell’impatto dei cambiamenti climatici e della biodiversità sulla produttività agricola.

Cercare di scindere completamente la E dalla S, soppesandone l’importanza relativa, potrebbe finire con il distrarre dall’obiettivo di guidare un cambiamento positivo e di identificare interessanti opportunità di investimento.

Esaminare le nostre scelte di investimento attraverso una specifica lente E o S può aiutare gli investitori ad allinearsi a un determinato insieme di valori o di obiettivi.

Ma un’efficace strategia di investimento o di impatto deve ammettere che nessuna sfida od opportunità in tema di sostenibilità può essere affrontata in modo isolato.

Attraverso il voto, l’engagement e la partecipazione alle iniziative dell’industria finanziaria, chi investe in modo sostenibile può assumere un ruolo importante, garantendo che le aziende, le autorità e i governi rimangano adeguatamente concentrati sulle sfide sociali.

Crediti immagine: Depositphotos

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