All’insegna dell’economia circolare i tessuti nascono da nuovi scarti dove la frutta la fa da padrona. Ne parliamo con il Museo del tessuto di Prato, che ha appena lanciato due bandi interessanti anche perché hanno finalità formative
Ora la stoffa si fa con un sacco di materie naturali, ma partendo da un presupposto diverso: ovvero gli scarti. Scarti di cactus, scarti di frutta. Una vera e propria macedonia con cui designer e creativi della moda devono iniziare a confrontarsi.
Tutto questo è economia circolare e il distretto di Prato ne è maestro. Non da oggi, per la verità. I cenci sono sempre passati da qui. Cencio significa pezzo di tessuto vecchio e logoro, straccio, brandello.
Ma sarebbe bene che ero anche il termine trovasse il suo riscatto e il suo adeguato valore: la stoffa va recuperata (evviva i consorzi dei tessuti che stanno prendendo vita). E come dice Anaïs Diana Di Bella non si ricorre più alle stoffe riciclate per mero problema economico, ma anche e soprattutto ambientale.
Ma il nuovo potrebbe non sempre essere facile da maneggiare. Ci viene incontro, per conoscere i dettagli di una borsa in pelle realizzata dagli scarti della mela, o per prendere dimestichezza con la pelle vegana prodotta dalle foglie del cactus messicano il magnifico archivio Textile Library del Museo del tessuto di Prato.
Di cosa si tratta ce lo racconta proprio in questa nuova puntata di Pink&Green la Di Bella, responsabile del progetto europeo Stand Up affiliato al Museo del tessuto di Prato.
Ed ecco i bandi citati dalla Di Bella che possono rappresentare una bella opportunità per startup e giovani creativi, con priorità a giovani sotto i 35 anni, e imprese sviluppate da donne imprenditrici (attenzione solo alle aree geografiche interessate: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia).
La prima delle nuove opportunità messe a disposizione (Access To Finance aperto fino il 21 marzo) è un bando finalizzato a un training specialistico per aumentare la competenza finanziaria delle imprese e migliorare le conoscenze per l’accesso e la raccolta di finanziamenti e fondi utili allo sviluppo delle attività, con la possibilità di attrarre investitori locali, nazionali e di livello europeo.
Il Museo del Tessuto selezionerà 10 giovani eco innovatori e imprenditori indipendenti con almeno un prodotto o servizio in fase iniziale o di sviluppo nei settori della moda e del tessile, che prenderanno parte a un calendario di 10 sessioni teoriche in modalità workshop di gruppo e coaching individuali e a 2 pitch tecnici organizzati per fornire un feedback sugli investimenti pianificati e per ricevere visibilità locale e nazionale con potenziali investitori.
Sviluppo all’estero
Soft Landing Vouchers – che chiude il prossimo 31 marzo – prevede la selezione di 4 imprese presenti sul mercato in fase iniziale o di sviluppo (startup), cui saranno destinati quattro voucher del valore di circa 4mila euro ciascuno.
Obiettivo implementare le azioni e le opportunità necessarie per l’accesso al territorio individuato dalla startup in fase di partecipazione al bando.
Le imprese selezionate saranno abbinate a una hosting organization attiva sul territorio indicato, incaricata di coordinare le attività e i servizi in loco così come assistere gli imprenditori nel promuovere lo scambio con esperti e professionisti nel business di riferimento, stabilire una presenza commerciale locale suggerendo le eventuali opportunità di partnership e facilitando la partecipazione a eventi e fiere di settore.
Entrambi i bandi rientrano nel programma Eni Cbc Med. Tutte le informazioni, i bandi completi e le relative form per la candidatura sono disponibili online.
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