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La logistica deve scommettere sull’elettrico: la charging plaza di Teamwork

charging plaza - oneweb teamwork

La logistica deve cominciare a impostare la sua transizione a una mobilità più sostenibile e questa non può più prescindere dall’elettrico. Lo dimostrano studi e realizzazioni: come l’ultima innovativa charging plaza realizzata per Teamwork

L’Europa ha definito una stringente – anche se non quanto avrebbero voluto le parti più attente all’ambiente – tabella di marcia – Fit for 55, ovvero la riduzione entro il 2050 delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990 – verso la decarbonizzazione del nostro sistema produttivo e industriale.

Ingenti saranno anche gli investimenti previsti dal recovery fund: oltre un terzo dei 2.000 miliardi stanziati. Ma, nonostante le suggestioni create dalle nuove tecnologie come l’idrogeno, se si vogliono raggiungere gli obiettivi stabiliti, è impensabile pensare che la mobilità elettrica venga confinata ai privati, con auto, bici e monopattini.

Serve una svolta decisa anche nella logistica, almeno quella che muove migliaia di furgoni per le consegne dell’ultimo miglio – dagli hub degli operatori all’utente finale in città.

Non basta allora elettrificare i singoli veicoli, ma è necessario creare e dimensionare l’infrastruttura che li alimenta: in città, in autostrada, nelle aziende, nella logistica. Una grande opportunità anche di sviluppo della nostra economia.

Infatti, secondo lo studio Electrify 2030 di Ambrosetti European House, entro il 2030 il comparto della mobilità elettrica potrebbe attivare in Italia un fatturato cumulato compreso tra 102,4 e 456,6 miliardi di euro (rispetto agli 80 miliardi di valore attuale della filiera dell’elettrico, che coinvolge 17mila imprese e 320mila lavoratori).

La charging plaza di Teamwork in Piemonte

In questo scenario, è interessante il progetto che la startup OneWedge, specializzata in sistemi di ricarica elettrica per il mercato B2b, ha curato a Brandizzo (To), per l’operatore di logistica Teamwork: si tratta di una stazione di ricarica elettrica multipla per i suoi mezzi di trasporto.

software charging plaza

La charging plaza – così è stata definita – è in grado di ricaricare 20 furgoni contemporaneamente, con un’autonomia entro un raggio di 150 km, grazie a 20 stazioni di ricarica trifase su una superficie di circa 800 mq.

Una realizzazione del genere si adatta facilmente alle evoluzioni che nel tempo si rendono necessarie: quella di Brandizzo potrà alimentare fino a 24 furgoni prima di esaurire lo spazio a disposizione, ma l’infrastruttura elettrica potrebbe gestire fino a 40 piazzole di ricarica, rimanendo in bassa tensione.

Abbiamo chiesto a Gianni Catalfamo, Ceo di OneWedge quali sono stati i tempi di realizzazione di un impianto del genere?

Indicativamente 4 mesi partendo da zero. Noi crediamo che la rivoluzione nella mobilità sostenibile abbia le aziende come vero fattore di attivazione e cambiamento.

Si fa un gran parlare di transizione ecologica ma è un dato di fatto che le stazioni di ricarica non stanno incrementando quanto le auto già in circolazione e gli operatori di logistica guardano con preoccupazione ai ritardi infrastrutturali che potrebbero compromettere il loro sviluppo di business.

OneWedge ha messo a punto una soluzione per loro, con Teamwork abbiamo infatti subito trovato sintonia progettuale“.

Quali sono stati i costi indicativi?

È veramente difficile generalizzare; diciamo che escludendo le opere civili, 20 stalli in Ac in opera costano tra 80 e 100.000 euro

La charging plaza permette la ricarica veloce o – data la sua finalità – è progettata per la ricarica lenta notturna?

Quella di Brandizzo è solo a ricarica lenta.

In questo caso la vostra soluzione permette anche per le aziende che ne necessitassero di piazzole di ricarica veloce?

È possibile inserire ricariche veloci, come faremo nella prossima Plaza, quella di Torino.
Ovviamente in questo caso bisogna valutare attentamente il fabbisogno di potenza caso per caso: se la ricarica veloce avviene solo di giorno e quella lenta di notte in linea di principio sarebbe possibile rimanere in bassa tensione, in caso contrario sarà necessaria la media.

Restando in tema di bilanci economico-ambientali, l’installazione di una charging plaza – ci spiega Catalfamo – si ripaga grazie al risparmio sui costi di carburante della flotta di 20 veicoli in meno di 12 mesi anche senza incentivi statali.

Inoltre, non si è azzerato soltanto l’inquinamento atmosferico nella stazione di Brandizzo, ma anche quello acustico, nonostante gli oltre 20 autofurgoni siano costantemente in movimento.

Non manca l’aspetto tecnologico alla soluzione di OneWedge: infatti, un sistema di gestione via cloud della stazione di ricarica consente diagnostica, avvio, arresto e riavvio dell’impianto, oltre che mettere a disposizione dell’azienda prospetti gestionali e statistici.

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