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Sostenere gli imprenditori sociali: gli strumenti suggeriti dal bilancio di impatto di Fondazione Accenture

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Per sostenere l’impresa sociale con una visione prospettica è necessario, scrive Fondazione Accenture nel suo primo bilancio di impatto, offrire a chi vi opera una combinazione di più strumenti: ecco di cosa si tratta…

Fondazione Italiana Accenture, realtà fondata nel 2002 e finanziata da Accenture con l’obiettivo di sostenere gli imprenditori sociali nella realizzazione della loro mission, ha appena pubblicato il suo primo Bilancio di Impatto, all’interno del quale illustra le attività e i programmi promossi nel triennio 2019-2021 in ambito Sostenibilità.

La redazione del bilancio è stata realizzata con l’aiuto di Tiresia, il centro di ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, specializzato sui temi dell’innovazione sociale e della misurazione dell’impatto sociale.

La metodologia scelta per la rendicontazione valorizza il concetto di integrità di impatto e permette, grazie all’applicazione della Teoria del Cambiamento, di poter esplicitare, oltre agli impatti attesi, i cambiamenti di breve periodo sui beneficiari e di costruire la catena del valore della Fondazione.

La catena del valore rappresenta quindi lo strumento che evidenzia, in modo trasparente, il legame tra i beneficiari, i risultati e gli impatti, oltre al cambiamento positivo generato sulla società; viene fatta così una scelta di campo che si discosta dall’utilizzo di framework di rendicontazione più diffusi, quali il Global Reporting Initiative.

Per aumentare il livello di trasparenza relativo all’analisi di materialità, sono stati coinvolti 190 stakeholder e, con 46 di essi, sono state condotte interviste mirate; le informazioni raccolte in questa modalità sono state integrate dalla somministrazione di questionari a 120 beneficiari dei programmi promossi nel triennio oggetto di rendicontazione.

Le iniziative scelte in questi tre anni afferiscono a quattro macro obiettivi:

  1. sviluppo dell’imprenditorialità sociale, tramite programmi mirati allo sviluppo e al miglioramento delle competenze imprenditoriali, al fine di favorire la nascita di nuove imprese sociali e la crescita di quelle già attive nel settore
  2. digitalizzazione delle imprese non-low profit, per favorire lo sviluppo di competenze digitali, in modalità elearning o tramite formazione e accompagnamento diretto, per gli imprenditori del settore non-low profit
  3. occupazione, con particolare attenzione ai giovani under 30 e ai soggetti fragili, come persone con disabilità e rifugiati o titolari di protezione internazionale
  4. ecosistema collaborativo, per attivare partnership con stakeholder differenti, tra cui fondazioni, associazioni, organizzazioni e imprese

I programmi che la Fondazione ha realizzato, o comunque supportato, dal punto di vista tecnologico sono più di cento, tra di essi, ce ne sono alcuni ricorsivi (per esempio, Welfare, che Impresa! e Youth in Action for Sdgs), alcuni a supporto di categorie ben definite (Job Stations, per creare opportunità professionali dedicate a persone che soffrono di disabilità psichica, e Powercoders per favorire l’inserimento lavorativo dei rifugiati) o in risposta a contesti e situazioni contingenti (ImpattoSocialeReloaded, nato in risposta all’emergenza Covid).

Oltre il 95% di questi progetti è stato realizzato o promosso all’interno di idea360, una piattaforma digitale che permette di realizzare programmi di crowdsourcing e percorsi di formazione elearning, anche in modalità mista, per un valore complessivo generato di oltre 8 milioni di euro.

Per il futuro, la Fondazione ha inserito, all’interno del suo piano strategico, due importanti progetti: il lancio del modello Isa – Income Share Agreement, a supporto dell’istruzione delle categorie economicamente fragili, e la partecipazione a un programma di Social Venture e Accelerazione promosso da Cdp Venture Capital.

Il report è disponibile per la consultazione online.

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Chiara Guizzetti Chiara Guizzetti: laureata in economia, lavora in Adfor come referente per l'area Internal Audit e Compliance (consulenza, formazione aziendale e universitaria). Crede nel valore dell'etica, della sostenibilità e del network tra persone e imprese. Appassionata di pilates e corsa | Linkedin
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